Ricomincia il viaggio alla ricerca di Dio, con il proposito di incontrarlo o di re-incontrarlo, ossia di stabilire con Lui un rapporto personale che entri più profondamente nella nostra vita. “Impariamo a credere” è un invito, un impegno. Per uscire dalla nostra mediocre abitudinarietà, dal nostro appiattimento dobbiamo rispondere alle domande di senso: chi sono io? Da dove vengo e dove sto andando? Come posso raggiungere la felicità a cui aspiro e fare della mia vita un’esperienza dignitosa? Sono un prodotto casuale dell’evoluzione, oppure sono stato pensato, voluto o amato da qualcuno che devo scoprire? Infatti la giovinezza è spesso un tempo vuoto, di smarrimento, perfino di disperazione. Quelle domande mettono in movimento la ricerca, che può essere anche lunga. Il proposito è prendere in mano il nostro futuro.