Don Calogero Di Vincenti – Decano

“Decano Don Calogero Di Vincenti” (1925 -1977)

calogero vincentDon Calogero Di Vincenti nacque a Bisacquino il 6/2/1925, i suoi genitori furono Giuseppe e Giovinco Giuseppa. Da ragazzo frequentò le scuole elementari a Bisacquino e la media a Corleone, presso il “Baccelli”, poi passò al Seminario di Monreale per il ginnasio, il liceo e la teologia; ricevette l’ordinazione sacerdotale dall’Arcivescovo Ernesto Eugenio Filippi il 4 aprile 1948 nella Cattedrale di Monreale. Scelse questo motto “Docere et sanare” cioè: “cancellare l’ignoranza religiosa dalle menti degli uomini e piantarvi la sana dottrina, distruggere la colpa dal cuore degli uomini e farvi germogliare le virtù cristiane”.

Il suo primo campo di apostolato fu la parrocchia di Santa Fara a Cinisi,  viceparroco dell’Arciprete Don Antonio Cusimano, dove impiegò il suo zelo giovanile sacerdotale presso i ragazzi e i giovani, suscitando un entusiasmo per l’istruzione religiosa e la vita cristiana. Il primo novembre 1949 fu nominato parroco della parrocchia di S. Rosalia di Montelepre, dove costituì i quattro rami di azione cattolica, il catechismo per tutti i bambini ordinati in cinque classi, i sacri arredi, il fonte battesimale, un confessionale, la cura della gioventù, e per i lavoratori, il patronato acli per l’assistenza e il disbrigo pratiche di pensione, assegni familiari, infortuni e disoccupazione. Il 9/2/1952 papa Pio XII nominò Don Calogero Arciprete, Parroco di San Giovanni Battista di Bisacquino, e ne prese possesso il 23.03.1952, divenendo anche Decano  della locale collegiata. A Bisacquino Don Calogero spese il meglio di se stesso nella vita liturgica della parrocchia, nella catechesi, nell’apostolato a favore della gioventù, nell’azione sociale a vantaggio dei lavoratori e nella politica contribuendo in maniera determinante alla elezione del partito cattolico nell’amministrazione comunale, con la collaborazione di molti giovani di A.C., specialmente col suo compagno di scuola elementare ins. Salvatore Contorno, Saverio Gagliano, Salvatore Antonino Orlando ed altri collaboratori. L’entusiasmo suscitato in mezzo ai giovani, presto diede i suoi frutti in tutti i campi, specialmente a favore del seminario di Monreale, dove per suo interessamento furono avviati al sacerdozio parecchi giovani, dei quali parecchi divennero sacerdoti e oggi sono parroci in tante parrocchie dell’arcidiocesi. Allo scopo di poter disporre di locali per le attività pastorali e catechistiche della parrocchie, trasformò la chiesa di Maria SS. Assunta – detta Ospedale sita in piazza a pochi metri di distanza dalla Matrice; e ne fece il centro di tutte le attività. In seguito alla morte del canonico Don Salvatore Dazio, il decano Di Vincenti diventò rettore del Santuario di Maria SS. del Balzo di Bisacquino e per suo interessamento fece costruire la strada carrozzabile dal paese al Santuario, dando la possibilità dell’accesso con le auto. Presso lo stesso Santuario installò una radio trasmittente e così raggiungeva i fedeli nelle loro stesse case. Il decano Di Vincenti fu vicino ai suoi parrocchiani emigrati sia in Germania come in alta Italia e teneva con loro una corrispondenza richiamando la devozione alla Madonna del Balzo. Per suo interessamento nell’anno scolastico 1965/66, l’Istituto Tecnico Commerciale “Francesco Ferrara” di Palermo, costituì una sezione staccata a Bisacquino, dove c’era sino ad allora solo l’Istituto Agrario. Il terremoto del 1968 arrecò gravi danni alla Matrice di Bisacquino, ne seguì la chiusura con grande dispiacere del Decano, il quale dovette utilizzare come parrocchia la chiesa di Maria SS. del Carmine ed anche la chiesa del SS. Sacramento. L’incessante lavoro, i numerosi impegni, diedero una scossa alla forte fibra del Decano che subì un primo infarto che con gravi conseguenze lo portò alla morte il 23/02/1997. Morì nella pace dei giusti e si spense per Bisacquino quel suo figlio che tutti chiamavano l’Apostolo del sorriso.

Mons. Saverio Ferina