I RE SAUL

Primo re d’Israele, figlio di Kis, della tribù di Beniamino. Gli israeliti chiesero al profeta Samuele, loro capo, un re come le altre nazioni. In realtà il loro re era Dio, ma questi permise a Samuele di soddisfare la loro richiesta e lo guidò a ungere Saul, il ragazzo più alto e più bello d’Israele. Saul fu acclamato re dopo aver dato prova di sé in battaglia. All’inizio fu umile, ma poi s’inorgoglì e disobbedì a Dio, che inviò Samuele ad annunciargli che aveva scelto un altro re. Saul cominciò a soffrire di attacchi di depressione. Davide, noto per la sua abilità nel suonare l’arpa, fu mandato a sollevare il re con la sua musica. Dapprima Saul lo trattò bene, ma poi divenne invidioso della sua popolarità e cercò di ucciderlo. Davide fuggì sui monti. Saul fallì nell’impresa di sottomettere i filistei. Quando l’esercito filisteo preparò un ennesimo attacco contro Israele, egli ricorse a una medium, ma nella battaglia successiva morì insieme al figlio Gionata. (1 Samuele 8,31; 2Samuele 1ss).

DAVIDE

Ultimo degli otto figli di lesse, un contadino di Betlemme. Faceva il pastore e stava badando al gregge, quando il profeta Samuele giunse a Betlemme, inviato da Dio per ungere re uno dei figli di lesse al posto di Saul. La sua designazione al trono rese invidiosi i fratelli. L’abilità nel suonare l’arpa lo condusse alla corte di Saul, dove ebbe il compito di lenire gli attacchi di depressione del re. Successivamente, inviato a portar da mangiare ai fratelli in armi, accettò la sfida di Golia, il gigante, campione dei filistei, e lo uccise con un sasso scagliato con la sua fionda da pastore. Dopo quella battaglia le donne uscirono per andare incontro a Saul, cantando: «Saul ha ucciso i suoi mille, Davide i suoi diecimila», scatenando così l’invidia del re contro il giovane eroe, tanto che da quel giorno Saul cercò ripetutamente di ucciderlo. Gionata, figlio di Saul e amico intimo di Davide, gli consigliò di fuggire, e Davide divenne così un fuorilegge braccato spietatamente da Saul, cui ciononostante egli risparmiò due volte la vita. Saul e Gionata caddero in battaglia contro i filistei, e Davide fu incoronato re di Giuda, ma ci vollero due anni prima che tutto Israele l’accettasse come re. Egli fu un soldato valoroso, riportò numerose vittorie, fu molto popolare e in genere governò bene. Dopo aver sottratto Gerusalemme ai gebusèi ne fece la propria capitale, vi trasportò l’arca dell’alleanza e pensò di costruirvi un tempio, ma Dio glielo impedì. S’innamorò di Betsabea, moglie di Uria, uno dei suoi ufficiali. Quando Betsabea rimase incinta, egli vigliaccamente rimandò Uria al fronte dando disposizioni perché rimanesse ucciso. Quindi sposò la donna, ma il profeta Natan denunciò il gravissimo peccato, e per quanto il re ne fosse sinceramente pentito e Dio l’avesse perdonato, il figlio di Betsabea morì. Quello successivo, Salomone, divenne invece suo erede.

I figli gli procurarono molte sofferenze. Assalonne, il favorito, cercò di impossessarsi del trono. Davide fu costretto ad abbandonare Gerusalemme, ma poi Assalonne fo sconfitto e ucciso con gran dolore del padre. Durante la vecchiaia fu Adonia, un altro figlio, a complottare contro di lui.

Davide fu un grande re, un grande condottiero e un grande poeta, che scrisse molti bei salmi in lode di Dio. Fece degli sbagli, commise gravi colpe, ma sempre si pentì e chiese perdono a Dio. La Bibbia lo definisce «un uomo secondo il cuore di Dio». (1 Samuele 16ss; 1 Re 2; 1 Cronache 11-29).

SALOMONE

Figlio di Davide e Betsabea, il più famoso re d’Israele. Davide aveva combattuto molte guerre e creato un vigoroso regno; Salomone ereditò la pace. Protesse il paese mantenendo in piedi un forte esercito e costruendo fortezze. Strinse varie alleanze con i re dei paesi circostanti attraverso matrimoni. Sotto di lui Israele divenne un paese ricco. Salomone commerciò in rame e cavalli, scambiandoli con preziosi carichi di oro e gioielli. La sapienza infusagli da Dio lo rese famoso. La regina di Saba (Arabia sud-occidentale) lo visitò per rendersene conto. Egli costruì il primo tempio a Dio in Gerusalemme. I materiali da costruzione e gli artigiani gli furono forniti da Chiram (o Hiram), re di Tiro, in cambio di grano e olio. Quella stupenda costruzione rimase in piedi per quasi 400 anni, finché Nabucodònosor la distrusse nel 586 a.C. Egli innalzò inoltre un palazzo per sé e la figlia del faraone, una delle sue mogli. Il suo regno fu guastato dal maltrattamento del popolo e dai molti matrimoni da lui contratti. Irritò i sudditi costringendoli a lavorare gratis e spremendoli con le tasse per realizzare i suoi programmi edilizi. Alla fine le mogli straniere lo distolsero dal vero Dio e lo indussero ad adorare i loro idoli. Alla sua morte le dieci tribù settentrionali si ribellarono a Roboamo, il figlio succedutogli, ed elessero re Geroboamo, capo della rivolta. (2 Samuele 12, 24ss; 1 Re 1; 11 Cronache 11-29).