FILIPPO RICCOBONO

FILIPPO RICCOBONO (1844-1919)

IMG-20160221-WA0007Filippo Riccobono figlio di Gaspare, notaio, e di Grazia Candela, una donna molto pia e di sani principi religiosi, nacque a Montelepre il 25 ottobre del 1844 e morì il 22 gennaio 1919.

Da giovane compì il corso di lettere nel celebre Ateneo del Seminario monrealese e poi entrò in Magistratura il 23 Febbraio 1871, quale uditore giudiziario, sposò Rosa Sammartino il 10 maggio del 1881.

Fu pretore per pochi anni. Poi diventò presidente del Tribunale di Modica e di Termini Imerese, consigliere della Corte di Appello di Palermo: in seguito, nel 1903, consigliere della Suprema Corte di Cassazione.

Dal 1905 al 1908, in Palermo, Presidente di quella Corte di Appello. E mentre svolgeva con intelligenza ed umanità una carica così prestigiosa, il regio governo, lo volle più volte a Roma per far parte del Consiglio Superiore della magistratura e della Gran Corte disciplinare.

Il 13 luglio del 1918 fu nominato Primo Presidente della Corte di Cassazione. Nella sua lunga carriera si distinse per la severa, inflessibile, equa applicazione della Legge, senza tentennamenti, senza piegamenti a destra, o a sinistra. Prima di lasciare questo mondo chiese i Sacramenti. Visse sempre da buon cristiano, convinto e praticante, voluto bene dai suoi e da tante persone grandi e piccole, ricchi e poveri, nobili e lavoratori.

Le esequie vennero celebrate a Montelepre e il Rev.mo Sac. Saverio Gaglio tenne l’elogio funebre.

Il comune di Montelepre gli dedico un busto bronzeo sormontato da un piedistallo in marmo. Nella lapide leggiamo la seguente epigrafe. 

FILIPPO RICCOBONO (1844-1919)

PRESIDENTE DELLA CORTE DI CASSAZIONE

GIURECONSULTO SOMMO

EBBE A NORMA DELLA VITA

LA LUCE DEL SERVO GIUSTO

LA SERENA COSTANZA DEL POVERO

E QUI

L’IMMAGINE SUA RICORDA IL GRATO

E DEVOTO AMORE DEI

CONCITTADINI.