Presentazione del libro sulla Madonna del Carmelo

Maria SS. del Carmelo in Montelepre

IMG_8053In un assolato pomeriggio di domenica 20 dicembre, nei suggestivi locali della cripta della Parrocchia di Santa Rosalia in Montelepre, alla presenza delle autorità civili, dei due parroci operanti nel territorio monteleprino e di un folto pubblico, introdotta da un concerto bandistico di canti natalizi tradizionali, è stata presentata la nuova pubblicazion

e letteraria di Giovanni Filingeri, medico chirurgo cultore di storia religiosa, civile e territoriale della nostra Arcidiocesi monrealese, dal titolo Maria SS. del Carmelo in Montelepre. Nel segno della continuità, dedicato all’omonima chiesetta rettoria, promossa dall’Associazione Culturale Historia Magistra Vitae.

Moderatore il parroco don Santino Terranova, nonché rettore della Chiesa del Carmelo, a cui si deve l’entusiastica collaborazione e la costante disponibilità, il quale, dopo aver rivolto il saluto di benvenuto ai presenti, ricordando la fausta ricorrenza della costruzione bi-centenaria della chiesa, ha introdotto nel dibattito il neo sindaco della città di Montelepre, dott.ssa Maria Rita Crisci. Il primo cittadino ha tratto lo spunto dal libro del Filingeri per porre l’accento sulla rivalorizzazione e riscoperta della Chiesa del Carmine, incoraggiando i concittadini intervenuti, e non solo, ad approfondire e conoscere la storia e le tradizioni dell’antico borgo di Mongilebri. Supportata da studi intrapresi la dott.ssa Crisci ha illustrato il valore delle costruzioni architettoniche religiose, frutto generoso e distintivo di una società particolIMG_8058are che, usufruendo in genere delle maestranze locali, diventa testimone della propria fede e devozione.

A seguire un breve ma intenso ricordo personale, legato al periodo della sua infanzia, è stato regalato ai convenuti dall’arciprete di Montelepre don Gaspare Randazzo, nel quale è venuto fuori un affresco della Chiesa del Carmine negli anni Cinquanta come un punto di ritrovo, non solo spirituale ma anche ricreativo, per i giovani e i chierichetti della Parrocchia di Santa Rosalia guidata dall’allora parroco mons. Saverio Ferina.

Il frutto laborioso e attento del dottor Filingeri, proprio per il solido supporto scientifico- archivistico, che caratterizza tutti i suoi lavori, è stato presentato dal giovane sacerdote don Giovanni Vitale, storico della Chiesa e coadiutore nella direzione dell’Archivio Storico Diocesano di Monreale. Don Vitale, illustrando la storia dell’Ordine del Carmelo e la diffusione dei Padri Carmelitani nell’area del mediterraneo e in Sicilia, in seguito alle conquiste dei musulmani agli inizi del XIII secolo, nel suo intervento ha parlato dellIMG_8046a peculiarità degli ordini mendicanti, dei loro conventi e delle loro chiese ubicate generalmente lungo le mura dei centri urbani, differenziando queste costruzioni dalla spiritualità monastica e dai monasteri che, tipicamente forti del sentire medievale, erano costruiti, per un maggiore raccoglimento ed ascèsi, sui monti. Don Giovanni ha elogiato il metodo di rilettura e di citazione delle fonti archivistiche che il dottor Filingeri ha compiuto e che allo stesso tempo ha permesso di mostrare come la cittadina monteleprina, già dal XV secolo, era legata all’Arcidiocesi di Monreale, non a caso gli alberi di ulivo e gli ogliastri del feudo Mandra di Mezzo erano concessi all’Insigne Collegiata del SS. Crocifisso di Monreale. La ricca e preziosa proiezione di immagini dei documenti archivistici consultati e della Chiesetta del Carmine, realizzata con ac
curatezza dall’accolito Enrico Geloso, ha accompagnato l’esposizione dello stesso Filingeri, il quale con inevitabile trasporto emozionale, dovuto ad un sentimento di amore e dedizione verso il paese natìo, ma con la sua inconfondibile preparazione, invitando alla lettura del libro, si è soffermato a delineare e ad esaltare la figura di Salvatore Candela, fondatore e committente infaticabile della Chiesa, e l’operato delle illustri famiglie Migliore e Galluzzo. L’autore ha inoltre voluto sottolineare in modo puntuale che la storia si tramanda e si fa passando dalla fondamentale consapevolezza del valore delle carte ma soprattutto dell’importanza della loro tutela e conservazione, evitando l’abominio di ogni forma di dispersione ed illecito mercato. Solo da ciò si misura il grado di civiltà di un popolo e di una comunità.IMG_8054

Concludendo don Santino Terranova ha dato la parola al Direttore dell’Archivio Storico Diocesano di Monreale, nonché suo predecessore, mons. Saverio Ferina, vera guest star della serata, salutato con immutato affetto da tutta la gente monteleprina intervenuta, memore dei suoi 10 anni di infaticabile parrocato, dal 1952 al 1962. Mons. Ferina intervenendo ha riconsegnato alla memoria dei presenti sia i restauri da lui disposti sulla Chiesa del Carmine, sia la creazione di un centro di pastorale estiva per i ragazzi monteleprini, deliziando l’uditorio con racconti veri legati a figure conosciute in quei tempi e f
atti vissuti in prima persona, pervasi da tenerezza e da desiderio di riscatto sociale dell’amato paese.

La maggior parte della documentazione archivistica, a cui fa riferimento l’Autore, è custodita presso il nostro Archivio Storico Diocesano, grazie al quale è stato possibile ricostruire storicamente le origini di opere monumentali, come effettivamente lo è stato per la Chiesa del Carmine in Montelepre, come pure di famiglie, luoghi, e fatti del passato, che rappresentano, a ben guardare, l’identità di ognuno di noi.

L’archivista dell’ASDM

Dott.sa Anna Manno