CORPUS DOMINI ED INFIORATA

La Domenica successiva alla SS. Trinità la Chiesa Cattolica sparsa nelle varie parti del mondo celebra la festa del Corpus Domini, introdotta nel 1264 da Papa Urbano IV. In essa si fa memoria dell’istituzione dell’Eucarestia.
Dopo la celebrazione pomeridiana, dalla Chiesa Madre si snoda la Processione del SS. Sacramento, partecipata dalle Autorità Civili e Militari e dalle varie congregazioni del paese e dai fedeli, con l’unico scopo di rinnovare il nostro grazie e la nostra lode al Signore Gesù per il dono del suo Corpo e del suo Sangue e divenire anche noi “pane spezzato e vino versato” per i nostri fratelli. Questa solennità liturgica, a Montelepre, viene curata dalla Congregazione del SS. Sacramento, sorta circa trecento anni fa, nel 1701, dopo la missione popolare tenuta dai PP. Predicatori del Convento di Santa Cita di Palermo. Mons. Giovanni Roano, Arcivescovo di Monreale dal 1673 al 1703, ne approvò lo Statuto e i confrati ebbero come loro prima sede l’Oratorio di Santa Rosalia “prope turrim”. Dagli inizi degli anni Novanta, i giovani della Parrocchia di Santa Rosalia, dinanzi al sagrato della Chiesa e lungo il corso principale realizzano l’Infiorata: un grande tappeto floreale composto da vari quadri che raffigurano temi religiosi ispirati all’Eucarestia o iconi e opere d’arte moderne. Mentre nei vari quartieri del paese le famiglie preparano gli altari per la Benedizione Eucaristica, arricchiti da piante ornamentali, fiori e tappeti, lungo il percorso processionale i ragazzi spargono petali di rose, mentre i balconi sono rivestiti con le coperte più belle, come atto di omaggio al Signore che come duemila anni fa attraversa le strade del mondo. La realizzazione dei tappeti floreali richiede giorni per la ricerca e la raccolta di fiori e di foglie. Alle prime luce della domenica, le ragazze e i giovani si mettono all’opera per sistemare per terra i disegni ed attaccarvi centinaia di petali, capaci di produrre meravigliosi tappeti floreali.
L’infiorata viene ammirata da numerose persone e viene attraversata dal Sacerdote che porta Gesù, posto in un fine e pregevole Ostensorio d’argento del XIX° secolo, diventando un omaggio corale di tutta la comunità ecclesiale a Gesù di Nazareth “unico Salvatore dell’Uomo”.