ADAMO ED EVA

 

Adamo. Il primo uomo (‘adamo’ significa «umanità»), creato da Dio a propria somiglianza, preposto a tutti gli altri esseri viventi della terra, destinato a lavorare e a vivere nel giardino piantato da Dio nell’Eden e a godere dei suoi frutti. L’unico frutto vietatogli era quello di un albero, e precisamente dell’albero della conoscenza del bene e del male», simbolo di ogni scelta morale: bene e male sono decisi da Dio. Dio non pensò mai che l’uomo dovesse vivere solo e creò Eva «la donna» come compagna della sua vita. Tentata dal pensiero di essere sapiente come Dio, questa afferrò il frutto e ne mangiò con Adamo. Consapevoli di aver agito male, i due si nascosero davanti a Dio. La loro amicizia con lui era finita. La loro disobbedienza si ripercuote in tutto il mondo creato ed è tragicamente vissuta da ogni uomo. Adamo ed Eva furono cacciati dall’Eden. Ebbero figli, ma questi procurarono loro pene e non solo gioie.

Genesi 1,26-27; 2-5,5.

Eva. Prima donna e compagna di Adamo, con cui disobbedì al comando divino di non mangiare il frutto dell’»albero della conoscenza». Per questo la morte entrò nel mondo ed essi furono cacciati dal giardino dell’Eden. La Genesi menziona tre suoi figli: Caino, Abele e Set.

Genesi 2,18-4,2; 4,25.

Adamo, se stiamo all’originale ebraico, non è di per sé un nome proprio ma comune tante e vero che l’articolo ha – àdam, ossia “l’uomo”. Le moderne traduzioni della Bibbia traducono così le parole della Scrittura che descrivono la creazione della persona umana: “il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente” (Genesi 2,7). “Adamo”, altro non è che l’Uomo di tutti i tempi, è l’umanità… è una realtà fragile e limitata, San Paolo dirà anche che è una figura segnata dal male e dal peccato. Tuttavia, l’uomo – Adamo ha dentro di sè il “respiro di vita”. Oltre la vita fisica ha qualcosa di più profondo, è dotato di coscienza, è capace di penetrare nel mistero del suo “io”, della sua anima. L’Adamo, che è in tutti noi, è di fronte a una pianta “l’albero della conoscenza del bene e del male”. Quell’albero è il simbolo della morale: l’uomo è libero di scegliere il bene e il male e questa è la sua grandezza, ma anche il suo dramma. L’antica storia di Adamo è una verità anche per tutti noi, ogni creatura può vivere in armonia con il suo Creatore, con il suo simile e con tutta la terra, ma che può rompere o distruggere le relazioni con gli altri vagando lontano da Dio, uccidendo il suo simile, devastando la creazione.

Catechismo della Chiesa Cattolica 

   NN. 355/379

NN. 396/412