GIORNATA MONDIALE DEL MALATO

Ogni anno, nella ricorrenza della memoria della Beata Vergine di Lourdes (che ordinariamente si celebra l’11 febbraio), la Chiesa propone la Giornata mondiale del malato. Istituita da san Giovanni Paolo II, diventa occasione propizia per riflettere sul mistero della sofferenza e, soprattutto, per rendere più sensibili le nostre comunità e la società civile verso i fratelli e le sorelle malati. È importante pregare intensamente e chiedere la guarigione, se è per il nostro bene. Sappiamo anche cosa Gesù ci insegna con il suo esempio, nell’orto degli Ulivi, quando dice: “Padre mio, se è possibile, allontana da me questo calice (sofferenza,n.d.r.); tuttavia, non come io voglio, ma come vuoi tu”(cfr.Mt.26,39b). La volontà del Signore è sempre il maggior bene per noi. È per questo motivo che la malattia e la sofferenza, difficili da accettare e da portare, possono diventare tempi di grazia e di salvezza per sé e per tutti. Per quanto possa risultare scomodo, la sofferenza è “maestra” di vita per il malato e per quanti, nel rapporto con lui, ricevono un insegnamento molteplice sul senso della vita e sul modo di gestirla. Allora poniamoci alcune domande: come vivo nella fede la situazione di sofferenza che incontro? Cosa posso fare per i malati, gli anziani le persone sofferenti? Che cosa possiamo e dobbiamo fare di più come comunità cristiana?