SANT’AGATA, VERGINE E MARTIRE 

“Agata, vergine fedele, ci è data in dono da Dio, per rendere anche noi partecipi dell’amore che essa ha testimoniato a Cristo Signore”. Catania e Palermo si contendono l’onore di aver dato i natali ad Agata.
Metodio afferma che Agata è di famiglia nobile e ricca e appare fin dall’infanzia come una ragazza particolare.
Nel 251 d.c. il console Quinziano, uomo pessimo e licenzioso, pensò di servirsi degli editti dell’imperatore Decio contro i cristiani per avere Agata.
Sapendola cristiana la fece arrestare e condurre a Catania desiderando per lei delle cose molto negative ma Agata attinse forza dalla preghiera.
Interrogata e torturata venne uccisa mentre la città di Catania veniva scossa da un violento terremoto.
Agata prega ringrazio Dio per il dono della vita e della fede ed ora chiede a Lui di introdurla nel seno della sua misericordia.
L’anno successivo alla sua morte l’Etna minaccia Catania con una violenta eruzione, gli stessi pagani oppongono all’avanzata della lava il velo che ricopre la tomba della santa martire.
Termina l’eruzione siamo al 05 febbraio. Agata che in greco significa “buona” “bella”, con il dono della sua vita insegna a tutti che Dio è sorgente di bene e ci dona sempre pazienza e fortezza.