Capisco ogni giorno più chiaramente le parole della Sacra Scrittura: “Quando il cielo sovrasta la terra, tanto… i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri” (Is 55,9). Capisco che la mia vita è una successione di scelte, in ogni momento, tra Dio e le opere di Dio. Una scelta sempre nuova che diviene conversione.
Maria ha scelto Dio, abbandonando i suoi progetti, senza comprendere appieno il misero che si stava realizzando nel suo corpo e nel suo destino.
Da quel momento la sua vita è un fiat sempre rinnovato, fino al presepe di Betlemme, fino all’esilio in Egitto, fino alla bottega del falegname a Nazareth, fino al Calvario.
Sempre di nuovo si attualizza una medesima scelta: “Dio e non le opere di Dio”. Ed è proprio così che Maria vede compiersi tutte le promesse: vede risorgere il Figlio che ha portato esangue tra le braccia; vede ricomporsi il gruppo dei discepoli e portare l’annuncio del Vangelo a tutte le genti; vede che la si acclama beata e “Madre di Dio” in tutte le generazioni, lei che sotto la croce si è vista sostituire il Figlio divino con uno di noi, un semplice uomo.
Card. François Xavier Van Thuan