La crisi dell’umanità  contemporanea non è superficiale, è profonda. La  nuova  evangelizzazione mentre ci richiama ad andare controcorrente,  a convertirci dagli idoli a l’unico vero Dio, nello stesso tempo ci ricorda di usare il linguaggio della misericordia. Ogni battezzato è “portatore di Cristo”, come dicevano i Padri.

Chi ha incontrato Cristo, come la Samaritana al pozzo, non può conservare per sè questa esperienza, ma deve condividerla per portare altri a Gesù (cfr Gv 4) Seconda nota: andare incontro  agli altri.

Cristo ci è di  esempio ha portato la vita nel mondo, l’amore del Padre all’ umanità. Gesù è “uscito”  dalla sua condizione divina ed è venuto incontro a noi. La Chiesa ed ogni singolo cristiano è chiamato ad andare incontro agli altri, a dialogare con tutti senza paura e senza rinunziare alla nostra appartenenza. Nessuno Infatti è escluso dall’incontro e dall’amore di Dio.

La Chiesa è chiamata a risvegliare questa speranza specialmente dove vi sono condizioni difficili. La Chiesa è la casa in cui le porte sono sempre a parte perché ognuno  trovi accoglienza, respiri, amore e speranza. Lo Spirito Santo ci spinge ad usare del nostro recinto per andare verso le periferie dell’umanità. L’ impegno fondamentale dei cristiani è quello di centrarsi  sull’essenziale, cioè su Gesù Cristo. Un progetto animato dalla creatività e dalla fantasia dello Spirito Santo, che ci spinge anche a percorrere vie nuove, con coraggio, senza fossilizzarci!