COSTRUIRE PONTI DI PACE

Per riflettere sui grandi valori universali che uniscono l’umanità, ormai da 51 anni, il 1° gennaio, si celebra la Giornata Mondiale della Pace. È un’occasione per riscoprire la pace come dono di Dio e per ribadire un netto no ai conflitti, agli estremismi e alla proliferazione delle armi, perché la guerra non è mai santa. Tutto il Magistero di Papa Francesco è all’insegna del dialogo e della sensibilizzazione degli uomini di buona volontà per eliminare quanto divide, a cominciare dall’odio, dalla violenza, dalla sopraffazione. I suoi discorsi suoi interventi non fanno altro che richiamare al dialogo e alla necessità di costruire ponti di pace. Durante il viaggio apostolico in Egitto, del 28-29 aprile 2017, Papa Francesco si rivolge così ai partecipanti alla Conferenza Internazionale per la Pace, svoltasi ad Al Azhar conference centre, Il Cairo:     “Educare all’apertura rispettosa e al dialogo sincero con l’altro, riconoscendo nei diritti e le libertà fondamentali, specialmente quella religiosa, costituisce la via migliore per edificare insieme il futuro, per essere costruttori di civiltà. Perché l’unica alternativa alla civiltà dell’incontro e l’inciviltà dello scontro, non ce n’è un’altra”.

Anche durante la visita pastorale a Genova, sabato 27 maggio, il Pontefice ha ribadito l’importanza fondamentale della preghiera per ottenere da Dio il dono della pace. Ricordando che il ruolo dei cristiani e quello di intercedere per tutta l’umanità, il Papa ha sottolineato come con la “forza mite della preghiera” si possono anche fermare le guerre e ottenere la pace. Perché la pace si costruisce quotidianamente attraverso l’annuncio del Regno di Dio.

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