La presentazione di Gesù al tempio di Gerusalemme ( Luca 2, 25-35). Simeone è per eccellenza l’uomo dell’ attesa, della fiducia, della speranza. Per tre volte l’evangelista Luca sottolinea che lo Spirito Santo era sopra di lui.. Simeone appartiene alla categoria dei poveri del Signore. È anche profeta, cioè conoscitore del mistero di Dio e rivelatore della sua parola. La sua profezia si manifesta nel Cantico dove sottolinea l’abbandono sereno e fiducioso in Dio. È un saluto festoso alla Parola di Dio che in Cristo si compie in pienezza. Dinanzi alla figura di Cristo si confrontano salvezza e giudizio, fede ed incredulità. Non si può rimanere neutrali o indifferenti di fronte a Cristo: è una pietra che può diventare fondamento ma che può anche far inciampare e cadere. Il secondo oracolo è destinato a Maria, lei è nel cuore della battaglia pro e contro il Cristo. Anche lei deve conoscere il rifiuto, la morte e pure quanto più perderà, tanto più troverà. Jacopone da Todi nel XIII secolo ci farà pregare così “Addolorata, in pianto la Madre sia presso la Croce, geme nell’intimo del cuore trafitto da spada. O Madre, fà che io viva il tuo martirio…”