IL SACRAMENTO DELL’AMORE

E IL COMANDAMENTO DELL’AMORE

L’apostolo Paolo scrivendo ai cristiani di Corinto così dice: “Io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito prese il pane, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli, così fece anche con il calice… (1 Cor 11,23-26). Paolo sottolinea che l’Eucarestia è il grande dono che Gesù ha fatto ai suoi discepoli nell’attesa del Suo ritorno.

Per questo la preghiera del discepolo di Cristo è: “Maranà tha: vieni, Signore Gesù!” (1 Cor 16,22). Nel cuore di ogni Eucarestia l’assemblea esclama: “Annunciamo la tua morte, o Signore, proclamiamo la Tua risurrezione nell’attesa della Tua venuta! Nella Didachè (uno scritto della seconda metà del primo secolo cristiano) leggiamo questa bellissima preghiera: “Venga la tua grazia e passi questo mondo, Osanna al Dio di David!”.

L’Eucarestia, allora, è il pane dei pellegrini che hanno il cuore e gli occhi sempre orientati verso l’orizzonte nell’attesa che venga il giorno definitivo: il giorno del ritorno di Gesù.

Un mistico russo Giovanni di Kronstadt in un libro su Cristo si chiede: “Che cosa è la vita?”. E risponde: “Il cammino di un viandante appena raggiunto il suo luogo, gli si aprono le porte, abbandona gli abiti da viaggio e il bastone del pellegrino ed entra in casa sua”.

In ogni celebrazione eucaristica sperimentiamo questa visione cristiana della vita. L’Eucarestia è un dono e, come tutti i doni, va accolta con grande umiltà, che Cristo ha fatto alla sua Chiesa pellegrina verso l’eternità.

L’Eucarestia è il gesto dell’amore redentivo di Cristo reso presente dal sacramento, perché diventi il nostro nutrimento di ogni giorno, cioè la nostra vita, personale ed ecclesiale insieme. In ogni Eucarestia noi entriamo in comunione con il gesto salvifico della croce, per diventare sempre di più un popolo che ama con lo stesso amore di Cristo. Gesù nei segni sacramentali del pane e del vino ha consegnato la sua passione, il suo atto di offerta, la sua vita nell’amore più grande. Gesù Crocifisso e Risorto è dinanzi al Padre, nel gesto dell’offerta di Amore per la salvezza dell’umanità… pane che ci nutre e vino che ci disseta per diventare un popolo incendiato dall’amore di Dio.

Il comandamento dell’amore è strettamente legato al sacramento dell’Eucarestia. Per essere autentici discepoli di Gesù bisogna mettere in atto: il comandamento dell’amore! Bando allora alle incrostazioni dell’abitudine per riscoprire la freschezza evangelica in ogni celebrazione eucaristica.

ANGELO COMASTRI

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