INVITO ALLA CONVERSIONE

Vediamo in questa catechesi che Gesù è colui che assume questo combattimento, perché è l’uomo totale ed egli ci può portare a questa umanità totale. Vi  invito a guardare la vostra vita di oggi, non quella di ieri e nemmeno quella di domani, quella di oggi.

S. Giovanni Battista chiama gli uomini a conversione e dice: “io battezzo con acqua di penitenza, ma dietro a me viene uno cui io non sono degno di sciogliere i lacci dei calzari” (cf Mc 1,7-8). Dove mira tutta la predicazione di S. Giovanni Battista? A questa realtà profonda: fare l’uomo cosciente della sua realtà di peccato. Per questo si arrabbia quando i farisei, timorosi delle parole forti che avevano ascoltato, gli andavano dietro per vedere cosa diceva quel pazzo (cf Mt 3,7-10). Gesù dice: È venuto Giovanni e dicevano che era un indemoniato, viene il Figlio dell’uomo e dite che è un mangione e un beone (cf Mt 11,18-19). Giovanni Battista li chiama a conversione con parole forti, e dice loro: Razza di vipere… Perché la conversione è per loro ed essi non lo riconoscono. Perché sono disposti a fare riti come se fossero magie. Ma entrare in conversione non è questo: e prendere coscienza della propria realtà di frustrazione, prendere di peso la propria vita.