Attingiamo le notizie sulla vita di Sant’Agata da una Passio che risale alla seconda metà del 5° secolo, un testo molto edificante che presenta alcuni dati storici.
Agata è stata uccisa il 5 febbraio del 251, durante la persecuzione di Decio.
Questa giovane venne da una famiglia ricca e illustre e prestò scoprì la sua chiamata donarsi totalmente a Cristo.
Nei primi tempi del cristianesimo la vergine consacrata riceveva un velo rosso dal vescovo che indossava nella sua vita quotidiana.
A Catania nel 250 giunse il proconsole Quinziano il quale aveva il compito di far rispettare l’editto imperiale che chiedeva ai cristiani di rifiutare la fede pubblicamente.
Affascinato da Agata saputo che era una cristiana la invitò ad adorare le divinità pagane – Agata si rifiutò in modo categorico e nei suoi dialoghi sottolineava che Lei aveva scelto di essere la schiava di Cristo.
Condotta in carcere fu seviziata e mutilata e infine bruciata con il fuoco.
Dopo un anno una violenta eruzione dell’Etna stava distruggendo Catania e per sua intercessione il fiume di fuoco si arrestò.
Il suo corpo per un certo tempo fu portato a Costantinopoli e nel 1126 riportato in Sicilia da due soldati della corte dell’imperatore.
Il suo culto è diffuso in Oriente e in Occidente e anche nell’America Latina. È invocata contro gli incendi e per la protezione delle madri che allattano.