Durante la celebrazione della Messa noi partecipiamo a due banchetti: alla mensa eucaristica e alla mensa della Parola.
Durante la proclamazione delle letture è determinante il silenzio: i fedeli si siedono e ascoltano in silenzio, lì c’è Dio che parla al suo popolo.
La liturgia della Parola è composta da tre parti: le letture, l’omelia, la professione di fede e la preghiera dei fedeli.
Quando una persona parla, è difficile ascoltare quanto sta dicendo; ancora più se è Dio che parla e si rivolge al suo popolo.
Nella Liturgia della Parola è Cristo stesso, presente e risorto, che parla.
Accanto al silenzio c’è il canto del Salmo e poi il canto al Vangelo.
Con il canto il popolo partecipa, ringrazia e accoglie quella Parola e quindi accoglie Cristo.
È necessario allora tra una lettura e un’altra una pausa di silenzio per interiorizzare la Parola.
Le letture si proclamano dall’ambone, che non è semplicemente un leggio, ma rappresenta la tomba vuota di Cristo.
Il Maestro risorto, ha vinto la morte, è risorto e quindi è vivo.
È nello stesso tempo importante che le letture vengano proclamate con chiarezza e consapevolezza.