“Sub tutela Dei”
Questo è il pensiero del giudice Rosario Angelo Livatino, ucciso dalla mafia nel 1990, a soli 37 anni.
È stato riconosciuto Beato dalla Chiesa il 9 maggio 2021. Le iniziali di quelle tre parole latine, si traducono con la frase “Sotto la tutela di Dio”.
La sua vita si è snodata tra il lavoro e la preghiera. In questo ci ha consegnato una grande testimonianza di fede cristiana.
Il giudice “ragazzino” ha più volte sottolineato che la mafia è negazione e antitesi del Vangelo.
Recentemente Papa Francesco ha parlato delle ultime parole del giudice Beato (ai suoi aguzzini disse: “Picciotti, cosa vi ho fatto?”) come “un grido di dolore e al tempo stesso di verità, che con la sua forza annienta gli eserciti mafiosi”.
Rosario Livatino li ha annientati con il suo lavoro infaticabile, con la sua umanità di uomo di legge che non si sente mai un superuomo, con il perdono dei suoi aguzzini nel momento della morte, con il pentimento successivo di due dei suoi uccisori, con l’essere diventato un modello per tutti i giovani.
Rosario vive ancora. Onoriamo la sua memoria con la nostra testimonianza di vita.