SANT’IRENEO DI LIONE

La fonte per tratteggiare una biografica di Ireneo è la Storia Ecclesiastica di Eusebio di Cesarea.

Egli, ancora fanciullo, verso il 150 d.C., aveva ascoltato a Smirne, in Asia minore, il vescovo Policarpo, ormai anziano, questi era stato discepolo dell’apostolo Giovanni. Dal 177 diventò presbitero della Chiesa di Lione nelle Gallie. Dopo qualche tempo si recò a Roma da papa Vittore presentando le due tradizioni sulla data della Pasqua.

È probabile che sia morto agli inizi del duecento sotto Settimio Severo.

Ireneo scrisse in cinque libri “Contro le eresie”.

Confutando l’eresia dello gnosticismo tentò di arginare le divisioni dei cristiani.

La storia di Dio con l’uomo, scrive Ireneo è narrata nelle sante Scritture e viene comunicata a noi dalla Chiesa degli Apostoli.

L’opera progressiva di Dio (Padre – Figlio – Spirito) verso l’uomo è continua e mirabile.

“Il Verbo di Dio, scrive Ireneo, abitò nell’uomo, divenne Figlio dell’uomo per abituare l’uomo ad accogliere Dio e abituare Dio ad abitare nell’uomo secondo il beneplacito del Padre”.