IL CURATO D’ARS

Quando il Curato d’Ars, Giovanni Maria Vianney arrivò nella parrocchia alla quale il Vescovo lo destinava, nessuno si accorse di lui.

Il popolo non andava in chiesa neanche ora che la porta era aperta e la lampada riaccesa davanti al Tabernacolo. Ma dov’era il popolo? Parte si trovava sui campi, dove lavorava anche di domenica. Parte era nelle botteghe, parte era nelle case. E la chiesa era deserta.

Ma il Curato d’Ars non uscì sul sagrato per invitare la gente.

Non rimproverò, non si dispiacque.

S’inginocchiò davanti al Tabernacolo e rimase lungamente in preghiera: digiunando spesso e dormendo poche ore. Gli abitanti d’Ars cominciarono a chiedersi cosa facesse il loro Curato e come vivesse.

Una persona anziana entrò in Chiesa e lo vide immobile dinanzi al Tabernacolo, un’altra entrò in canonica: la cucina era spenta, la dispensa vuota, il letto privo di materasso e coperte.

A poco a poco la gente iniziò ad entrare in chiesa e vedendo il Curato inginocchiato, si inginocchiò. E vedendolo pregare, prega con lui.

Ed ecco ancora altra gente entra per avere dei consiglia e poi chiede di confessarsi.

Ars, cominciò a cambiar volto diventando il paese più devoto della regione di Lione.