ROSARIO LIVATINO MODELLO DI SANTITÀ

Le Chiese di Sicilia vantano una folta schiera di eroi e di santi, il più delle volte sconosciuti e nascosti, che hanno fatto della cultura della vita e del bene, della promozione della giustizia la colonna portante della loro esistenza, contrastando così la cultura del male e della morte e lottando senza mezzi termini contro l’ingiustizia. La Chiesa di Agrigento ha una testimonianza di prima mano, lieta di poter offrire a tutti: quella del giudice Rosario Angelo Livatino, beatificato il 9 maggio dello scorso anno. La sua è una santità che, affondando le radici nelle complesse dinamiche del mondo contemporaneo e ripensandole alla luce della fede, le assume e le rielabora per difendere e promuovere la giustizia tra gli uomini. La sua è una santità ordinaria, vissuta come esercizio concreto del battesimo e come attuazione convinta della missione del laico credente nella Chiesa e nel mondo. Nel suo andare avanti tra i solchi della nostra storia umana alla sequela delle orme di Cristo il giudice Livatino si ritrova man mano più configurato al Maestro, fino al martirio in odium fidei, (in odio alla fede), avvenuto il 21 settembre 1990, mentre si recava, come ogni giorno, a svolgere il suo lavoro nel tribunale di Agrigento.