Dal Vangelo secondo Luca Lc 9,11b-17
L’episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci non è altro che la prefigurazione del donarsi di Gesù nelle forme del pane e del vino e il modo in cui opera il miracolo è frutto, oltre che della sua potenza divina, anche della capacità umana della condivisione, rappresentata dallo “spezzare” i pani, e ne incoraggia la distribuzione.
Anche qui il miracolo, è frutto della somma della potenza divina e della collaborazione dell’uomo.
Il Corpo del Signore donato a noi nel pane e nel vino costituisce il segno visibile della realtà divina, del suo continuo donarsi e spendersi per l’uomo.
L’Eucarestia, fonte e culmine della vita cristiana è pertanto resa attuale dalle persone nel servizio e nella condivisione.
Gesù chiede all’uomo qualcosa di possibile (cinque pani e due pesci) per sfamare cinquemila uomini; dove l’uomo si rende disponibile, Dio sovrabbonda.
La comunità dei battezzati deve tradurre la comunione al Corpo e al Sangue del Signore in fraternità, in relazioni armoniose, in accoglienza e in condivisione.
Infatti una comunità progredisce quando sa far crescere la fraternità e sa farsi dono.