GESÙ, “PANE DELLA VITA”

A differenza del cibo provvisorio della “manna”, il “pane”, che è Gesù, è il cibo che fa vivere per sempre.

Troviamo nel Vangelo secondo Giovanni alcune espressioni con le quali Gesù ama definire se stesso e che si possono considerare uno sviluppo della sua rivelazione come “Io Sono”. Definendosi “Io sono il pane della vita”, “Io sono la luce del mondo”, “Io sono la via, la verità e la vita”, “Io sono la vite vera, Gesù rivela che egli è in assoluto ciò che queste immagini significano nell’esperienza di ogni uomo. Le presenteremo in questa loro successione.

“Io sono il pane della vita” (Gv 6, 34.48) è la definizione che Gesù dà di se stesso nella catechesi sull’Eucaristia, racchiusa nel capitolo 6 del Vangelo secondo Giovanni.
Gesù presenta il suo corpo e il suo sangue come nutrimento spirituale di cui l’uomo non può fare a meno per avere la vita. La vita è intesa non in senso biologico, materiale (come indica il termine greco bìos),ma nella sua dimensione profonda, spirituale, chiamata alla comunione con Dio (come indica il termine zoè).
Gesù si definisce anche “pane disceso dal cielo”( Gv 6,33. 41.50) per indicare la verità della sua incarnazione e la superiorità del “pane” da lui offerto nei confronti della manna, offerta da Dio al popolo d’Israele nel deserto (Gv 6, 31-33). Questa era un cibo provvisorio (“I vostri padri hanno mangiato la manna e sono morti” Gv 6,49), mentre il pane offerto da Gesù è quello definitivo:chi lo mangia “vivrà in eterno” (Gv 6,51).

DON PRIMO GIRONI

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