Il Signore viene sempre a sostenerci nella nostra debolezza e questo lo fa con un dono speciale :Il dono della fortezza.
C’è una parabola, raccontata da Gesù, che ci aiuta a cogliere l’importanza di questo dono, quella del seminatore (Marco 4, 3-9; Matteo 13,3-9; Luca 8, 4-8).
Come Gesù stesso spiega ai suoi discepoli, questo seminatore rappresenta il Padre, che sparge il seme della Parola. Il seme, però, si scontra spesso con l’aridità del nostro cuore e, anche quando viene accolto, rischia di rimanere sterile.
Con il dono della fortezza, invece, lo Spirito Santo libera il terreno del nostro cuore, dalla freddezza, dalle incertezze e da tutti i timori.
Ci sono anche dei momenti difficili e delle situazioni complesse. E il dono della fortezza si manifesta in modo straordinario.
La Chiesa risplende della testimonianza di tanti fratelli e sorelle che hanno dato la vita per rimanere fedeli al Signore e al suo Vangelo.
Anche oggi non mancano cristiani che in tante parti del mondo testimoniano la fede anche quando questo comporta un alto prezzo, con il rischio della vita.
Tanti uomini e donne onorano il nostro popolo, onorano la Chiesa, manifestando tenacia nel condurre la loro vita, la loro famiglia, e il loro lavoro, la loro fede. Il dono della fortezza deve costituire la nota di fondo del nostro essere cristiani, nell’ordinarietà della nostra vita quotidiana.
L’apostolo Paolo ci dice: “tutto posso in colui che mi dà la forza” (Filippesi 4,13).