Una perenne lode alla Trinità è sempre la conclusione dei Salmi nella Liturgia delle Ore e la celebrazione eucaristica.
Ma la più eccellente lode alla Trinità è la vita di ogni cristiano, di ogni comunità di credenti, dalla Chiesa nel suo variogato insieme di ministeri, carismi, servizi a beneficio dell’umanità.
Oggi si chiede ai cristiani di riprodurre lo stile del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
“È il Padre che non “risparmia il proprio Figlio unigenito (Rom 8,12), ma lo consegna per noi. Tutto nel Padre è dono. A Lui attribuiamo, la creazione dell’universo e in esso dell’uomo e della donna” a sua immagine e somiglianza”.
Al Padre riconosciamo misericordia, tenerezza, giustizia, consolazione, a noi viene chiesto di imparare la capacità di amare.
Il Padre consegna ognuno di noi alla umanità perché contribuisca allo sviluppo della creazione e perché ogni uomo o donna sia “provvidenziale”. Una preghiera eucaristica ci fa invocare: “donaci occhi per vedere le necessità e le sofferenze dei fratelli: infondi in noi la luce della tua parola per confortare gli affaticati e gli oppressi: fa che ci impegniamo lealmente al servizio dei poveri e dei sofferenti”.
Lo Spirito Santo ha preso stabile dimora nella Chiesa e in ognuno di noi.
Ogni credente ha i suoi propri doni da mettere a servizio e beneficio degli altri.