CRESCERE IN UMANITÁ

“Il vangelo è molto bello” dicono. Piace a molti, bianchi rossi azzurri e gialli. Ma, quando si tratta di metterlo in pratica la maggior parte delle persone dice che è difficile. Difficile! per queste persone è sinonimo di impossibile, quindi assurdo e paradossale.

“Il Vangelo è molto bello”, lo dicono anche i non credenti, folgorati dalla parabola del Figliol prodigo, dal discorso della montagna. “Il vangelo è molto bello”, dicono. La parabola del Samaritano, l’adultera perdonata, l’incontro di Gesù con Zaccheo dove la misericordia e la giustizia hanno il sopravvento. “Il vangelo è molto bello” dicono, perché è la narrazione di miracoli mai visti di uguali, anche questi operati dal Maestro Divino, a motivo della sua persona di Figlio di Dio incarnato… che dice: “sarò con voi fino alla fine del mondo”.

Chi ha la Fede vivente la presenza di Cristo nella Chiesa e nel mondo, la vede e per così dire la “tocca con mano”. Il vangelo è molto bello, “dicono, perché racconta che il Divin Maestro evangelizza gli umili, assicura che gli ultimi saranno i primi. Fonda dunque in terra il Regno dell’uomo “nato a vita nuova”, la più grande rivoluzione della storia perché trasforma l’uomo da irragionevole anche quando ragiona, in un uomo soprannaturale, inserito nel “popolo regale, assemblea santa, stirpe sacerdotale”. È chiaro che una civilità, formata da famiglie, popoli e istituzioni, che non accoglie queste indicazioni insopprimibili dell’umanità non è ancora cresciuta in apertura di cuore e compassione.

DON ZENO NOMADELAA

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