MARIA, REGINA DEI MARTIRI

La strage dei bambini ordinata e realizzata da Erode il Grande come ci descrive San Matteo ci presenta uno scenario poco positivo: Gesù, Maria e Giuseppe sono dei profughi. È un Dio pianta la sua tenda nella miseria, che sceglie di essere il più povero delle sue creature. Quel monito indirizzato a Giuseppe, risuona nella storia per altre famiglie e le rende più vicine a quelle di Cristo. Nella sua predicazione iniziale Gesù dirà:” Beati i perseguitati per causa della giustizia perché di essi è il regno dei cieli.”( Matteo 5, 10). Così scriveva Dietrich Bonhoeffer, teologo protestante internato in un lager nazista :”Dio é onnipotente e debole nel mondo, e soltanto così rimane con noi e ci aiuta. Non tanto in virtù della sua onnipotenza, ma in virtù della sua sofferenza. È con questa fraternità nel dolore che Cristo e sua Madre sono realmente ed autenticamente a noi vicini. La vita di Maria è stata all’insegna della vicinanza ai poveri dall’inizio alla fine. Con condivisione e solidarietà profonda ed operosa. Accanto alla sofferenza di Maria e Giuseppe vi è quella delle altre madri con le loro piccole vittime, i cui nomi non saranno mai registrati negli archivi della storia ma solo nel “libro della vita” di Dio. Davanti a essi cammina Maria,” Regina dei martiri” e” madre dei dolori” segno di consolazione e di sicura speranza.

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