L’ACCOGLIENZA

Accogliere i fratelli vuol dire riconoscere in loro la dignità di figli di Dio, significa farsi prossimo, entrare in empatia con l’altro. Ci è di modello la parabola del buon Samaritano (Luca 10, 29 ss.) Il principio che deve regnare nella comunità cristiana, è quello del prendersi cura gli uni gli altri, del cooperare al bene vicendevole. È importante esercitarsi nella carità, perché Dio ama nonostante le nostre infedeltà, nonostante il peccato. Nella comunità cristiana, ciò che conta non è il fare, l’operare soltanto, ma l’essere figli di Dio e fratelli in Cristo. È la dignità battesimale che ci caratterizza. Continua a leggere →

SAN FILIPPO APOSTOLO

Come potremmo conoscere Gesù a fondo restando lontani? La familiarità, l’amicizia ci fanno scoprire la vera identità di Gesù Cristo. Ecco: è proprio questo che ci ricorda l’apostolo Filippo. E così ci invita a “venire”, a “vedere”, cioè a entrare in un contatto di ascolto, di risposta e di comunione di vita con Gesù giorno per giorno. Nella nostra vita dobbiamo tendere ad incontrare Gesù come lo incontrò Filippo. Filippo ci insegna a lasciarci conquistare da Gesù, a stare con lui, e a invitare anche altri a condividere questa compagnia. Filippo, il quinto nella lista degli apostoli, originario di Betsaida. Continua a leggere →

VIVERE DI GIOIA

Vivere vivi Come germi d’infinito nel fluire fuggente del tempo. L’attimo di gioia è sorriso rubato all’eterno nell’oasi luminosa della speranza e della pace. G. LIBERTO

V DOMENICA DI PASQUA – 28 Aprile 2024

Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 15,1-8 In questo monologo Gesù dà la chiara indicazione che è possibile essere fecondi, portare frutto, solo restando in lui. Non basta che il Padre vignaiolo poti il tralcio, tolga il di più, lo orienti nella direzione, è necessario restare con il Maestro. “Rimanete in me e io in voi”, con quella reciprocrità che è presente solo nelle relazioni d’amore, relazioni in cui ognuno mette a disposizione se stesso, si lascia interpellare, è disposto al dono, alla comunicazione profonda. Da soli non si produce nulla: “Senza di me non potete fare nulla”. Sono parole di Continua a leggere →

SAN MATTIA

Vogliamo ricordare colui che dopo Pasqua venne eletto al posto del traditore. Nella Chiesa di Gerusalemme furono due ad essere proposti dalla comunità e poi tirati a sorte: “Giuseppe detto Barsabba e Mattia” (Atti 1,23). Proprio quest’ultimo fu il prescelto, così che “fu associato agli undici apostoli” (Atti 1,26). Di lui non sappiamo altro, se non che anch’egli era stato testimone di tutta la vicenda terrena di Gesù, rimanendo a Lui fedele fino in fondo. Alla grandezza di questa sua fedeltà si aggiunse poi la chiamata divina a prendere il posto di Giuda, quasi a compensare il suo tradimento. Ricaviamo Continua a leggere →

ANNALENA TONELLI

Nata a Forlì il 2 Aprile 1943. Laureata in legge. Non sposata. Nel gennaio 1969 lascia l’Italia e va a vivere in Africa, in Somalia. Sceglie di essere per gli altri: i poveri, i sofferenti, gli abbandonati, i non amati. Questo aveva fatto anche nella sua città di Forlì, con i poveri dei bassifondi di Forlì. La Tonelli parte decisa a “gridare il Vangelo con la vita”. Lavora con i bambini più poveri e più traumatizzati e questo mette in pericolo la sua fede. Come insegnante non viene considerata per le sue capacità ed il suo lavoro didattico ed umanitario, Continua a leggere →

LA MISERICORDIA OGGI

La Bibbia ci racconta che, quando i nostri progenitori peccarono nel Giardino dell’Eden, non appena sentirono i passi di Dio che quella sera camminava nel giardino, si nascosero. Erano consapevoli dei propri peccati e conoscevano la santità di Dio. I peccati ci parlano della nostra debolezza e incompiutezza, certamente ci ricordano che non siamo perfetti. Adamo ed Eva hanno sperimentato questo. Si sono accorti di essere umani deboli, creta che si rompe. Abbiamo bisogno di coraggio per affrontare i nostri limiti. Nella parabola del padre misericordioso notiamo la risposta diversa al peccato. Questa volta è la risposta di Dio all’essere Continua a leggere →

IV DOMENICA PASQUA – 21 Aprile 2024

Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 10,11-18 Siamo sempre attirati dalla bellezza, anche se oggi sembra scomparsa dal nostro orizzonte. O forse non siamo capaci di riconoscerla. Ancora una volta il Signore ci viene incontro e ci dà una chiave di lettura: è lui la bellezza. Non si presenta però con i nostri canoni “estetici”, splendente, potente e forte, ma si presenta come il pastore “bello”. Gesù è il pastore la cui bellezza sconvolge ogni schema, rivoluziona ogni modo di pensare, perché consiste dell’offerta della vita. Il pastore “bello” è capace di offrire la sua vita per le pecore, non come Continua a leggere →

LA VITA COMUNITARIA: SINFONIA D’AMORE – 2ª PARTE

La Pentecoste (Atti, capitolo 2°, 1ss) è un evento: di “comprensione” cioè di essere con Dio e con gli altri; infatti l’apostolo Paolo scrivendo alla comunità cristiana di Corinto dice che l’unico Spirito distribuisce carismi diversi. Infatti “l’unanimità è la condizione essenziale per vivere la comunione ma questo non ci autorizza a mortificare o dimenticare la diversità dei doni” (Enzo Bianchi) Impegnarsi nella comunione significa progettare, decidere, operare insieme. Nella libertà ogni persona può dare il proprio contributo e la propria collaborazione. La vita comunitaria è una grazia, ma nello stesso tempo è una esperienza “forte” in quanto ognuno di Continua a leggere →