IV DOMENICA PASQUA – 21 Aprile 2024

Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 10,11-18 Siamo sempre attirati dalla bellezza, anche se oggi sembra scomparsa dal nostro orizzonte. O forse non siamo capaci di riconoscerla. Ancora una volta il Signore ci viene incontro e ci dà una chiave di lettura: è lui la bellezza. Non si presenta però con i nostri canoni “estetici”, splendente, potente e forte, ma si presenta come il pastore “bello”. Gesù è il pastore la cui bellezza sconvolge ogni schema, rivoluziona ogni modo di pensare, perché consiste dell’offerta della vita. Il pastore “bello” è capace di offrire la sua vita per le pecore, non come Continua a leggere →

LA VITA COMUNITARIA: SINFONIA D’AMORE – 2ª PARTE

La Pentecoste (Atti, capitolo 2°, 1ss) è un evento: di “comprensione” cioè di essere con Dio e con gli altri; infatti l’apostolo Paolo scrivendo alla comunità cristiana di Corinto dice che l’unico Spirito distribuisce carismi diversi. Infatti “l’unanimità è la condizione essenziale per vivere la comunione ma questo non ci autorizza a mortificare o dimenticare la diversità dei doni” (Enzo Bianchi) Impegnarsi nella comunione significa progettare, decidere, operare insieme. Nella libertà ogni persona può dare il proprio contributo e la propria collaborazione. La vita comunitaria è una grazia, ma nello stesso tempo è una esperienza “forte” in quanto ognuno di Continua a leggere →

I DONI PER LA COMUNITÀ

L’Apostolo Paolo parlando della Chiesa utilizza due parole unità e diversità. Sul modello del corpo umano che è costituito da varie membra, anche la comunità cristiana è una, ma costituita da diverse realtà, i doni, i ministeri o compiti diversi. La comunità esprime bellezza, armonia, sinfonia quando manifesta il volto di Dio uno e trino (Efesi cap. 4°) In ogni comunità le parole chiavi sono: collaborazione, complementarità, corresponsabilità. Ogni persona mettendo in comune i propri doni, edifica la comunità e ne riceve altrettanto benefici. Jean Vanier così si esprime “dalla comunità per me, a me per la comunità.” Infatti la Continua a leggere →

SAN MARCO EVANGELISTA

Il presbitero Marco interprete di Pietro, scrisse con esattezza le cose che ricordava, ma non in ordine ciò che il Signore aveva detto e fatto. Egli non aveva udito il Signore ma aveva poi accompagnato Pietro e ricevuto gli insegnamenti del Signore.” (Eusebio di Cesarea, Storia Ecclesiastica) Della vita di Marco si conosce qualcosa soprattutto grazie ai rapporti che ebbe con Paolo e Pietro. Fu cugino, o meglio nipote di Barnaba, insieme  al quale accompagnò Paolo, verso il 45 d.C., nella prima parte del suo primo viaggio missionario che, dopo un soggiorno a Cipro, toccò varie città dell’Asia Minore, e Continua a leggere →

PRIMAVERA DI SPERANZA

D’improvviso apparve al nostro sguardo il roseo pesco turgido di fiori: trionfo della vita che matura e che è prossima alla morte per ridonare vita ad un’altra vita. G. LIBERTO

III DOMENICA DI PASQUA – 14 Aprile 2024

Dal Vangelo secondo Luca Lc 24,35-48 Quando raccontiamo qualcosa che ci è accaduto, qualcosa di veramente importante, lo facciamo in modo tale da rendere presente il fatto a chi ascolta. Nel ricordo particolari insignificanti ed elementi fondamentali si fondono, ma il nucleo di ciò che è accaduto ricompare, come un ritornello: “…allo spezzare il pane”. Così dovette essere per i discepoli al ritorno di Emmaus. Sono nel cenacolo, proprio a Gerusalemme, dove tutto è cominciato e dove si è concretizzato ciò che hanno visto, ciò di cui hanno fatto esperienza, raccontano come ardeva il loro cuore quando lui spiegava le Continua a leggere →

PERCHÈ LA CONFESSIONE?

Cristo manifesta il suo amore nel fatto che va alla ricerca di ciò che è perduto. Per questo ci ha donato il sacramento della guarigione per essere liberati dal peccato. Il Battesimo ci strappa al potere del peccato e della morte e ci porta alla nuova vita dei figli di Dio, ma non ci libera dalla debolezza umana e dalla inclinazione al peccato. Confessarsi non è oggi di moda: ma è pur sempre una delle più grandi grazie che abbiamo nella vita di poter ricominciare sempre nuovamente: Dio è misericordioso e vuole la nostra pace. Tante persone dicono: me la Continua a leggere →

DAL PROFONDO A TE GRIDO

Il salmo 130 chiamato tradizionalmente De profundis genera nel nostro cuore sentimenti di gioia e di speranza, perché ci ricorda che, nonostante le nostre miserie, se ci pentiamo di cuore chiediamo al Signore il suo perdono. Otterremo il perdono dei peccati e la grazia per continuare a lottare contro l’egoismo, l’invidia, l’infedeltà. Questo salmo veniva cantato dai pellegrini mentre salivano a Gerusalemme, si preparavano cosi ad offrire sacrifici di purificazione. È il più bel canto di speranza perché esprime fiducia piena in colui che perdona e non abbandona i peccatori. Facciamolo risuonare nella nostra vita.

LA VITA COMUNITARIA: SINFONIA D’AMORE

La dimensione comunionale della prima comunità cristiana (Atti cap.4, 32-35) è la conseguenza immediata dell’effusione dello Spirito Santo avvenuta nel giorno di Pentecoste (Atti cap 2,42). Lo Spirito Santo è la comunione del Padre e del Figlio che trabocca verso il creato e le creature. L’uomo, creato ad immagine e somiglianza di Dio è una persona aperta alla relazione, alla comunione con tutto ciò che lo circonda. La chiamata a vivere con gli altri emerge sin dai primi capitoli del libro della Genesi. La comunione è per il bene dell’uomo. I nemici della comunione sono: la solitudine o meglio il Continua a leggere →

CONVERSIONE

La nostra conversione è la risposta riconoscente al mistero stupendo dell’amore di Dio. Quando noi vediamo questo amore che Dio ha per noi, sentiamo il desiderio di avvicinarci a Lui, questa è la conversione.