ASCENSIONE DEL SIGNORE – 12 Maggio 2024

Dal Vangelo secondo Marco Mc 16,15-20 Passato il sabato, dopo la morte di Gesù, Maria di Magdala e Maria di Giacomo e Salome incontrano, nella tomba vuota, un giovane vestito di bianco che annuncia loro che Gesù il Nazareno è risorto. E le incarica di dirlo anche a Pietro e agli altri. E che in Galilea lo rincontreranno, come stabilito. Ma le due Marie, spaventate, non dicono nulla a nessuno. Solo quando il Risorto in persona appare direttamente a Maria di Magdala, questa si decide finalmente a comunicarlo ai suoi che erano in lutto e in pianto. Ma a lei, Continua a leggere →

SAN GIACOMO IL MINORE

Nel concilio apostolico celebrato a Gerusalemme dopo la morte di Giacomo il Maggiore, questo apostolo affermò insieme con gli altri che i pagani potevano essere accolti nella Chiesa senza doversi prima sottoporre alla circoncisione… L’atto più rilevante da lui compiuto fu l’intervento nella questione del difficile rapporto tra i cristiani di origine ebraica e di origine pagana; in esso egli contribuì insieme a Pietro a superare, o meglio, a integrare l’originaria dimensione giudaica del cristianesimo con l’esigenza di non imporre ai pagani convertiti l’obbligo di sottostare a tutte le norme della legge di Mosè… La lettura di San Giacomo ci Continua a leggere →

CRISTO NEI CRISTIANI

Cristo vive. Questa è la grande verità che riempie di contenuto la nostra fede. Gesù, che morì sulla Croce, è risorto, ha vinto la morte, le tenebre, il dolore, l’angoscia. Non abbiate paura, in questo modo un angelo salutò le donne che andavano al sepolcro. Il tempo della Pasqua è tempo di gioia. Cristo vive: Cristo non è un uomo del passato, è l’Emmanuele, il Dio con noi. Cristo vive nella sua Chiesa, nei suoi Sacramenti, continua ad essere presente nel dono dell’Eucarestia. Per questo la Messa è il centro e la radice della vita cristiana. Cristo vive nel cristiano. Continua a leggere →

IL FONDAMENTO DEL CRISTIANESIMO

La lettera agli Ebrei così ci dice: “Cristo ieri, oggi e sempre” (cap 13,) questi è il fondamento di tutta la vita cristiana. Quando l’apostolo Paolo scrive ai cristiani di Efeso dice: “instaurare omnia in Christo”, informare cioè tutto il mondo con lo spirito di Gesù. Il nostro compito di credenti è quello di proclamare la regalità di Cristo manifestandola con le parole e con le opere. Ogni cristiano deve rendere presente Cristo fra le persone; perché Gesù è morto per tutti. Se vogliamo condurre al Signore altre persone, è necessario ritornare al Vangelo e contemplare l’amore di Cristo. Negli Continua a leggere →

FEDE

Il frutto della fede è l’amore, il frutto dell’amore è il servizio, il frutto del servizio è la pace! Non importa quanto facciamo, importa quanto amore vi poniamo. MADRE TERESA DI CALCUTTA

VI DOMENICA DI PASQUA – 05 Maggio 2024

Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 15,9-17 Continua il lungo discorso di Gesù ai discepoli, prima della sua passione, morte e risurrezione. È una sorta di testamento, dove vengono riassunti gli aspetti più importanti che il Maestro ha maturato nella sua vita, in stretta relazione con il Padre. Aspetti che tornano come un ritornello insistente e che si sintetizzano nell’unico comandamento dell’amore. Di questo rapporto straordinario, vitale, di cui si parla e si abusa, di cui ci si riempie la bocca e dal quale così spesso si tiene lontano il cuore. “Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri”. Continua a leggere →

BISOGNOSI DI DIO E DELLE CREATURE

L’uomo e la donna sono stati creati per essere di aiuto e di sostegno l’uno all’altro. La comunione con Dio e con gli altri nasce dalla consapevolezza dei propri limiti, della propria incompletezza. Povertà che ci apre al rapporto con gli altri, alla reciprocità dare-ricevere. San Paolo ci dice: “Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per noi, perché noi diventassimo ricchi per mezzo della sua povertà” (2 Cor 8,9). La comunione sull’esempio di Cristo povero si realizza secondo due note: l’abbassamento e l’accoglienza, il farsi prossimo. La comunione è un movimento di uscita da sé verso Continua a leggere →

L’ACCOGLIENZA

Accogliere i fratelli vuol dire riconoscere in loro la dignità di figli di Dio, significa farsi prossimo, entrare in empatia con l’altro. Ci è di modello la parabola del buon Samaritano (Luca 10, 29 ss.) Il principio che deve regnare nella comunità cristiana, è quello del prendersi cura gli uni gli altri, del cooperare al bene vicendevole. È importante esercitarsi nella carità, perché Dio ama nonostante le nostre infedeltà, nonostante il peccato. Nella comunità cristiana, ciò che conta non è il fare, l’operare soltanto, ma l’essere figli di Dio e fratelli in Cristo. È la dignità battesimale che ci caratterizza. Continua a leggere →

SAN FILIPPO APOSTOLO

Come potremmo conoscere Gesù a fondo restando lontani? La familiarità, l’amicizia ci fanno scoprire la vera identità di Gesù Cristo. Ecco: è proprio questo che ci ricorda l’apostolo Filippo. E così ci invita a “venire”, a “vedere”, cioè a entrare in un contatto di ascolto, di risposta e di comunione di vita con Gesù giorno per giorno. Nella nostra vita dobbiamo tendere ad incontrare Gesù come lo incontrò Filippo. Filippo ci insegna a lasciarci conquistare da Gesù, a stare con lui, e a invitare anche altri a condividere questa compagnia. Filippo, il quinto nella lista degli apostoli, originario di Betsaida. Continua a leggere →

VIVERE DI GIOIA

Vivere vivi Come germi d’infinito nel fluire fuggente del tempo. L’attimo di gioia è sorriso rubato all’eterno nell’oasi luminosa della speranza e della pace. G. LIBERTO