BARTOLO LONGO E IL ROSARIO

Bartolo Longo nacque nel 1841 a Latiano in Puglia e morì a Napoli nel 1926 dove, con la formazione universitaria, sperimentò il suo traviamento

morale-ideologico e la sua conversione, fino all’impatto con Pompei, dove la grazia lo afferrò nel 1872 per farne il costruttore di una nuova città sullo sfondo del celebre sito archeologico. Bartolo Longo per oltre mezzo secolo, da quel momento, divenne infaticabile esecutore di un progetto che si andava sviluppando in modo prodigioso. Iniziò con la costruzione del santuario, continuò con le sue opere sociali. Alla fine si trovò ad aver costruito una città mariana. Nel 1872 ebbe una mozione soprannaturale che lo spinse verso una nuova vita.

“chi propaga il Rosario è salvo”

Questo pensiero fu come un baleno che rompe il buio di una notte tempestosa… Se è vero “gridai, che tu hai promesso a San Domenico, che chi propaga il Rosario si salva: io mi salverò, perché non uscirò da questa terra di Pompei senza aver propagato il tuo Rosario”.

Ciò che venne chiesto a Bartolo Longo, non è di praticare il Rosario ma di propagarlo come un impegno apostolico.