PERDONARE LE OFFESE – Seconda Parte

“Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi…”
Il perdono presume una grande forza d’animo proveniente da una fede cristiana viva, ma anche da una profonda umiltà.
Perdono da “iper-dono”: grande dono, sì, perché esso ti sradica da una sofferenza interiore per il male commesso e ti ridona serenità e nuovo slancio per riprendere il cammino nel bene.
Se il perdono del Signore desiderato, richiesto e ricevuto nel Sacramento ci rende sereni, anche noi dobbiamo essere capaci di offrirlo a chi ci ha offeso.
Costa confidenza, pazienza, cercare di capire, tenere il silenzio. Costa dir sempre è colpa mia, sopportare i difetti, cancellare le ombre, condividere i dolori. Eppure così si genera l’amore. Ci vuole un legno pesante come la Croce. Perdonare significa che io lascio all’altro le sue offese. Mi libero dall’energia negativa che è ancora in me a causa di ciò che ho subito. E mi libero dal suo potere.