SS. PIETRO E PAOLO – 29 Giugno 

Sono i due pilastri della fede, i due cardini della Chiesa. Pietro si chiamava Simone, ed era figlio di Giona e fratello di Andrea, più maturo di lui. Tuti e tre pescatori, padre e figli. 

Tutti e tre di Betsaida, sul lago di Tiberiade. E tutti e tre seguaci di Giovanni Battista. Un giorno Andrea dice a Simeone: “Abbiamo trovato il Messia!”. E il Messia è colui che Giovanni Battista ha indicato con l’espressione, “l’Agnello di Dio”, cioè Gesù di Nazareth. 

Simone segue il fratello. Appena lo vede, Gesù posa lo sguardo su di lui e gli dice: “Tu sei Simone, figlio di Giona, ma ti chiamerai Cefa, che significa pietra”. A lui, un giorno, affida le chiavi del Regno dei Cieli”, alla luce del primo invito: “Seguimi. Ti farò pescatore di uomini” e Simon Pietro segue Gesù durante la sua predicazione è vicino quando opera miracoli. È testimone di tutti gli avvenimenti. Non è presente sul monte Calvario, ma dopo la Risurrezione sulle rive del lago Gesù gli rinnova il suo compito: “pasci i miei agnelli”.  Perché Gesù gli affida la sua Chiesa e lo costituisce capo degli Apostoli? Mistero! Mistero di una libera elezione non condizionata da nessuna ragione umana. Non per anzianità, non per intelligenza, non per cultura. La sua fede gli era venuta meno quando stava affondando nelle acque del lago. La sua carità scomparve quando colpì con la spada l’orecchio di Malco.  La sua fedeltà venne meno quando per ben tre volte rinnegò Gesù. In una cosa soltanto non venne meno; nella sua sincerità, che espresse così: “da chi andremo, Signore se lasceremo te? Tu solo hai parole di vita eterna”.

La sua sincerità lo fece degno diventare la pietra su cui è costruita la Chiesa, lui pastore e maestro. Roccia che non frana; autorità che non inganna; dottrina che non delude, storia che non passa, verità che non declina. 

Pietro conferma con il martirio la sua missione sulla terra nell’anno 67 d.c. sotto l’imperatore Nerone, “fecondando con il suo sangue la Chiesa, bevendo al calice del Signore e diventando così l’amico di Dio”.