ELISABETTA DELLA TRINITÁ

Elisabetta Catez che nel monastero carmelitano di Digione sarà chiamata “Elisabetta della Trinità” nacque vicino a Bourges nel 1880. 

Di temperamento estroverso nel prepararsi alla “prima comunione” venne aiutata dai suoi genitori ad essere più docile e buona. 

Nell’adolescenza, Elisabetta sviluppò le sue doti intellettuali ed artistiche, frequentando il conservatorio musicale di Digione e conseguendovi il diploma. A 17 anni sentì la chiamata al Carmelo, ma i genitori non glielo permisero. 

A 21 anni realizzò il suo sogno. Si sentì avvolta dalla comunione con Dio, lo portava dentro, e diceva che “la vita di ogni battezzato è un cielo anticipato”. Iniziò ad approfondire il mistero di Dio Trinità sperimentando la presenza delle tre persone divine, immersa in un oceano di pace e di amore. 

Per questo compose una splendida, lunga Preghiera alla Santissima Trinità con la quale si collocò d’un tratto ai più alti vertici della letteratura mistica. 

Suor Elisabetta cercava di ricondurre all’unità anche la relazioni umane… 

Lei voleva essere come un’artista che si identifica con la sua musica, sognava di diventare una vivente “lode di Gloria” per Dio. 

Nel 1905, ad appena 25 anni venne colpita da un morbo devastante… attraverso il mistero della sua passione riscoprì nuovamente l’amore di Dio. Morì nel novembre del 1906 con la certezza che “alla sera della vita, solo l’amore resta”. Le sue ultime parole furono: “vado alla luce, all’amore, alla vita”!