UOMO DI DIO, UOMO DELLA COMUNITÀ

Il sacerdote è l’uomo di Dio, è il ministro del Signore; egli può compiere atti trascendenti l’efficacia naturale, perché  agisce in persona Christi, passa attraverso di lui una virtù superiore, della quale egli, umile e glorioso, in dati momenti è fatto valido strumento; e veicolo dello Spirito Santo.

Un rapporto unico, una delega, una fiducia divina intercorre fra lui ed il mondo divino.

Tuttavia questo dono il sacerdote non lo riceve per sé, ma per gli altri: la dimensione sacra è tutta quanta ordinata alla dimensione apostolica, cioè alla missione e al ministero sacerdotale.

 Lo sappiamo bene: il sacerdote è l’uomo che vive non per sé, ma per gli altri. È l’uomo della comunità.

È questo l’aspetto della vita sacerdotale oggi meglio compreso. Il servizio ch’egli rende alla società, a quella ecclesiale specialmente, giustifica ampiamente l’esistenza del sacerdozio. Il mondo ne ha bisogno. La Chiesa ne ha bisogno.

Paolo VI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *