SAN GREGORIO VII

“HO AMATO LA GIUSTIZIA E ODIATO L’EMPIETÀ”

Il debrando di Soana, futuro Gregorio VII, appartiene a una famiglia di modesta condizione sociale. Diventa monaco benedettino e vive per qualche tempo anche a Cluny. Nel 1049 Leone IX lo nomina suo consigliere; mantiene questa carica con altri quattro pontefici. Nel 1073 viene eletto pontefice per volere popolare. Persegue con appassionata inflessibilità l’idea di una Chiesa “pura” e libera da ogni influsso esterno, con tale forza da sbalordire anche i suoi più intimi sostenitori. Anche se i suoi progetti sembrano fallire, vengono ripresi dai suoi successori per rimodellare la Chiesa occidentale. Costretto all’esilio, a Salerno, a causa di lotte intestine di carattere dottrinale e per lo scontro col potere temporale, prima di morire afferma: “Ho amato la giustizia e odiato l’empietà. Ecco perché muoio in esilio”. Viene canonizzato nel 1606.

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