Esempio di carità e umanità.

Nata a Roma nel 1384, in una nobile e ricca famiglia, riceve una buona educazione umana e cristiana, in particolare da parte della madre. Fin dalla fanciullezza  mostra una spiccata sensibilità religiosa e una grande attenzione per i sofferenti. Desidera consacrarsi al Signore, ma per obbedienza ai genitori a soli 13 anni sposa il nobile e ricco Lorenzo dè Ponziani. Hanno tre figli, di cui due muoiono di peste in giovane età( forse infettatati dai malati accolti, assistiti e curati nel palazzo). Manifesta la sua immensa carità durante uno dei periodi più bui di Roma, mentre la città è sconvolta dagli assedi, dalle pestilenze, dalle carestie e dallo  scisma d’ Occidente. Nel 1425, per ampliare le sue attività caritative, fondata la Congregazione delle Oblate Olivetane di Santa Maria Nuova. Nel 1436, morto il marito e vinta la strenua opposizione del figlio Battista, con i piedi nudi corre alla casa delle Oblate e le supplica di accoglierla, benché ne sia la fondatrice. Si fa ultima e serva di tutte. E’ un vero modello di donna cristiana: figlia obbedientissima, moglie tenera e devota, madre affettuosissima. Muore il 9 marzo 1440.