Il nostro cuore sperimenta l’inquietudine verso Dio e tale rimane, anche se oggi, tentiamo di liberarlo con “narcotici” molto efficaci. Ma non soltanto noi persone siamo inquieti nei confronti di Dio, ma anche Dio è inquieto relazionandosi con l’uomo. Dio attende noi. È in ricerca di noi. Anche Lui non è contento, finché non ci abbia trovato. Per questo si è messo in cammino verso di noi, verso Betlemme, verso il Calvario, da Gerusalemme alla Galilea e fino ai confini del mondo. Di questo cuore inquieto e aperto abbiamo bisogno. Noi sentiamo vivo il desiderio di Dio, di quel Dio che ci ha mostrato il suo volto ed aperto il suo cuore: Gesù Cristo. L’apostolo Giovanni afferma che Lui è l’Unigenito Dio che è nel seno del Padre ( Gv 1,18) ; così solo Lui, poteva manifestre Dio a noi, farci comprendere anche chi siamo noi, da dove veniamo e verso dove andiamo. Gesù è il solo ponte, che mette veramente in contatto Dio e l’uomo. Per questo diciamo che Lui è l’unico Mediatore della salvezza.