Maria è colei che, per opera dello Spirito Santo, ha dato al mondo il Figlio dell’Eterno Padre, Cristo Gesù. 

È dunque la Madre del Figlio di Dio “(L.G. 53). Maria, la “tutta santa”, insieme da ogni macchia di peccato, acconsentendo alla parola divina che la invitava ad essere, la Madre di Gesù, abbracciò con tutta l’anima la volontà salvifica di Dio, consacrandosi totalmente quale serva del Signore alla Persona e all’opera del Figlio suo, servendo al mistero della redenzione per tutto il tempo della sua vita. Fin da giorno della Pentecoste Maria svolge la sua funzione materna che in nessun modo oscura o sminuisce l’unica mediazione di Cristo, ma ne mostra l’efficacia e rende più tangibile l’unità dei credenti. La sua cooperazione nell’opera del Salvatore l’ha resa per noi madre. E questa maternità dura lungo i secoli. 

Maria, perché Madre di Dio, che prese parte ai misteri di Cristo, viene dalla Chiesa onorata con un culto speciale. Questo culto differisce essenzialmente da quello di adorazione prestato al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo. 

La devozione alla Madonna nulla sottrae al culto divino anzi lo incrementa. Si verifica così l’espressione “a Gesù per mezzo di Maria”; la devozione mariana dunque non ci distrae da Gesù, piuttosto ci avvicina a lui e ci rende a lui più graditi. Già dai tempi più antichi , soprattutto a partire dal concilio di Efeso, il culto del popolo di Dio verso Maria, crebbe mirabilmente in venerazione e amore, in preghiera e imitazione. 

Tutti i fedeli sono invitati a lodare, esaltare le sue opere e imitarne le sue virtù. Maria rimane un modello da imitare in quanto ha conservato integra la fede, è rimasta salda nella speranza, sincera nella carità, sforzandosi di crescere nella santità. Molteplici sono le forme con cui la Chiesa esprime la sua devozione alla Madonna. Tra queste ricordiamo il Rosario e il pio uso dello Scapolaredel Carmine. Così ci spieghiamo gli innumerevoli titoli con cui Maria è conosciuta e venerata presso il popolo cristiano.