I FRUTTI DELLA PENTECOSTE – seconda parte

Ciò che accadde a Pentecoste non è un fatto unico ed irripetibile, si è verificato altre volte nella Chiesa delle origini, si verifica anche oggi nella Chiesa anche senza modi eclatanti. Lo Spirito Santo opera infatti in profondità e in silenzio.
Noi infatti abbiamo bisogno dello Spirito di verità, di fortezza, di amore. Viviamo un grande periodo di trasformazione sociale dinanzi al quale sperimentiamo limiti, povertà, incapacità. Tuttavia dobbiamo dare segni di speranza, aprendoci con semplicità a Dio e agli altri. Abbiamo bisogno dello “Spirito di verità”: colui che Cristo promise di mandarci dal Padre perché resti sempre con noi, ci rende testimoni autentici. Più che mai la Chiesa oggi deve essere la Chiesa della Parola e dell’evangelizzazione, della presenza e dell’incarnazione, della testimonianza e della profezia. Lo Spirito di verità ci fa comprendere in profondità le angosce e le speranze, le tristezze e le gioie dell’uomo contemporaneo in modo che gli possiamo dare la risposta evangelica concreta dando Cristo agli uomini. Abbiamo bisogno dello Spirito di fortezza contro il pericolo della stanchezza, del timore, della paura, del pessimismo. Talvolta dimentichiamo che siamo i testimoni della Pasqua. La croce ha sempre due volti: il primo forte, oscuro, difficile, il secondo la gioia della resurrezione. Per questo ci occorre “la Fortezza dello Spirito Santo”, infatti il Signore ci dice :” Abbiate fiducia, io ho vinto il mondo”(Gv 16,33). Il terzo dono lo Spirito di amare è necessario, per vivere la generosa, totale, donazione per il Regno di Dio. La vita di ogni è battezzato è un gioioso e pieno mistero d’amore. Possiamo essere così nella Chiesa, segni e strumenti di un Dio che ama, che serve, che dona la sua vita.

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