PREGHIERA

 

 Rallenta il mio passo affrettato, o Signore,

e rendimi uno strumento più efficace

 della tua misericordia.

Benedici la mia mente

perché non sia indifferente o insensibile,

ma sia attento ai bisogni del prossimo sofferente.

Benedici i miei occhi

perché siano in grado di riconoscere il tuo volto

nel volto di ogni persona

e ne portino alla luce i tesori interiori.

Benedici i miei orecchi

perché accolgano le voci che chiedono ascolto,

 e rispondano ai messaggi di chi non sa esprimersi a parole.

Benedici le mie mani

perché non rimangano chiuse o fredde,

ma trasmettano calore e vicinanza

a chi ha bisogno di una presenza amica.

Benedici le mie labbra

perché non pronuncino frasi fatte o parole vuote,

ma sappiamo esprimere la comprensione e la gentilezza

che nascono da un cuore che ama.

Benedici i miei piedi, o Signore,

perché io possa lasciare buoni ricordi del mio passaggio

e contribuisca a promuovere

il dialogo silenzioso del malato con te.

Padre Arnaldo Pangrazzi

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