II DOMENICA DI QUARESIMA – 17 marzo 2019

Luca 9, 28b-36

In questa seconda domenica di Quaresima accompagniamo Gesù che ci invita a salire con Lui su un monte, un luogo alto e solitario dove poter pregare e contemplare il Padre. Cogliamo da questo evento tre note. La prima: Gesù sale a pregare. E’ l’incontro raggiante e gioioso che esplode in una luce folgorante contemplata dai tre apostoli . Una luce che diventa gioia, entusiasmo, desiderio di rimanere per sempre con Lui, avvolti dalla bellezza contemplata. La seconda nota: Pietro rompe il silenzio ed offre a Gesù ed ai suoi interlocutori Mosè ed Elia un luogo dove poter riposare dalle fatiche del cammino e della salita. E’ la tenda che nell’Esodo aveva sostenuto il popolo ebreo.  E’ la tenda dove Mosè sperimentava la presenza di Dio con la nube che si posava su di essa, avvolgendola con la sua gloria.
Anche ora i tre discepoli sperimentano la presenza di Dio.

La terza nota: è la voce che viene dall’alto ed attesta che questi è il Figlio di Dio.

Queste parole attestano la sua figliolanza divina, l’essere amato dal Padre. In questo modo i discepoli sono chiamati ad ascoltare e a seguire Gesù l’unico e vero Maestro. Anche a noi viene chiesto questo.

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