A BARI E A GINEVRA – Un passo in avanti sulla strada del dialogo

L’INCONTRO di preghiera e di riflessione per la pace in Medio Oriente, che si è svolto sabato 7 luglio 2018, a Bari, è stato un evento storico. Erano presenti, insieme con Papa Francesco, i capi delle Chiese e delle comunità del Medio Oriente, a cominciare dal patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo. Nella città che custodisce le reliquie di san Nicola, il vescovo di Myra, caro a tutta la cristianità indivisa , è stata vissuta una giornata che è passata alla storia. È stata la prima volta che si ritrovavano insieme per pregare il Papa e i patriarchi ortodossi e delle Chiese cattoliche orientali. Si è trattato di un passo avanti nel cammino ecumenico. Uno dei momenti più significativi è stato l’appello di Papa Francesco dal sagrato della basilica di San Nicola al termine dell’incontro. “L’umanità ascolti – vi prego – il grido dei bambini”, perché solo “asciugando le loro lacrime il mondo ritroverà la dignità” . E proprio alcuni bambini hanno liberato una ventina di colombe per auspicare il dono della pace. Anche nel pellegrinaggio ecumenico di Papa Francesco a Ginevra per i settanta anni del  Consiglio ecumenico delle Chiese (Wcc), giovedì 21 giugno 2018, si è compiuto un passo avanti verso l’unità. Parlando ai rappresentanti di Chiese e confessioni cristiane, il Papa ha sottolineato la necessità di percorrere insieme una “via tanto nuova quanto antica”: la via della “comunione riconciliata, verso la manifestazione visibile di quella fraternità che già unisce i credenti”. Durante l’incontro ecumenico, il Papa ha indicato tre atteggiamenti che devono caratterizzare il percorso comune dei cristiani verso l’unità: “camminare, pregare, lavorare insieme”.

NICOLA GORI

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