ESAÚ e GIACOBBE

Esaù, gemello di Giacobbe, figlio di Isacco e di Rebecca cacciatore, teneva in così poco conto le promesse di Dio che un giorno, tornato a casa affamato, vendette il diritto di primogenitura a Giacobbe per un piatto di lenticchie. Quando questi si procurò con un inganno anche la benedizione del padre, divenne furioso. Giacobbe allora fu costretto ad abbandonare la casa paterna.

Nella Bibbia Esaù viene chiamato anche “Edom”; rossiccio e ciò viene messo in relazione con il rosso del piatto di lenticchie che egli riceve da Giacobbe in cambio della primogenitura. “Edom” è anche il nome del clan che trae origine da Esaù e che diviene acerrimo nemico del popolo ebraico.

La primogenitura, nella famiglia patriarcale, ha un ruolo particolare. Il primogenito detiene infatti una serie di privilegi: succede al padre come capofamiglia e riceve una doppia parte di eredità. Secondo l’antico diritto del popolo degli hurriti è possibile cedere la primogenitura in cambio di un pranzo.

Dopo un lungo peregrinare Giacobbe arriva a Carran, dove vive il fratello di sua madre Labano.

Giunto in una steppa, incontra la cugina Rachele e ne è conquistato a tal punto, da solo, a spostare la pietra del pozzo per fare abbeverare le pecore di Labano Giacobbe si ferma da Labano lavorando come pastore.

Dapprima gli dà in sposa Lia, poi Rachele. Dalla prima moglie Giacobbe ha numerosi figli, mentre Rachele, genera il figlio prediletto Giuseppe.

(Genesi 29, 1-14; 31, 1-54).