GIUSEPPE BENEDETTO DUSMET BEATO 

Nacque a Palermo il 15 agosto 1818 dal marchese Luigi Dusmet, di origine belga, e dalla marchesa Maria Dragonetti che gli diedero il nome di Melchiorre. Entrò nell’ abbazia benedettina di San Martino delle Scale a Palermo nel 1833 ed assunse, da religioso, il nome di Giuseppe Benedetto, e fu poi ordinato sacerdote il 15 agosto 1842. Fu un uomo di grande ingegno e di immense virtù, energico e al tempo stesso umile. Nel 1846 seguì come segretario l’abate Bruglio, destinato alla reggenza del monastero di Caltanissetta. Nel 1850 fu abate coadiutore dell’abbazia dei SS. Severino e Sosso a Napoli, ma dopo due anni tornò a Caltanissetta quale priore di S. Flavia, ove seguì i restauri del monastero e si fece notare per la sua attenzione verso i bisognosi. Nel 1858 fu abate del monastero di San Nicolò l’Arena a Catania, dove fece rifiorire l’osservanza regolare.

Il 22 agosto del 1860 ospitò il generale Giuseppe Garibaldi, con altri 70 uomini, nel monastero di Catania.

Il 15 ottobre 1866, con la soppressione degli ordini religiosi e la confisca dei loro beni, l’abate insieme ai suoi monaci dovette abbandonare il cenobio, sottomettendosi alle contestate disposizioni legislative, ma dopo qualche mese, il 10 marzo 1867, Giuseppe Benedetto Dusmet veniva nominato vescovo di Catania.

L’azione pastorale dell’arcivescovo Dusmet fu notevole: riorganizzò il seminario, visitò le parrocchie per conoscerne i bisogni, incontrò i giovani e promosse le associazioni cattoliche per favorire la loro educazione cristiana e civile, diffuse la parola di Dio attraverso la stampa.

Nacquero, durante il suo episcopato, l’oratorio di S. Filippo Neri, l’istituto salesiano e l’asilo di S. Agata.

Aprì le porte dell’episcopato ai poveri, che in lui vedevano un padre, un fratello, un amico, l’immagine stessa di Gesù: istituì ancora il dormitorio di S. Giuseppe e l’opera degli infermi poveri a domicilio. Fu stretto collaboratore del papa Leone XIII, che più volte gli conferì importanti incarichi e il 14febbraio 1889 lo nominò cardinale, per la gioia di tutto il popolo siciliano. Giuseppe Benedetto Dusmet, quale cardinale, assunse il titolo di Santa Prudenziana, ma continuò a lavorare attivamente per la confederazione delle congregazioni benedettine.

Stanco e malato ma con chiara fama di santità, moriva a Catania il 04 aprile 1894, nel suo letto pure privo di lenzuola: aveva donato ai poveri anche quelle. Per i catanesi fu un grande lutto e la città lo pianse come l’Angelo di Catania. La sua tomba è presso il settimo pilastro di sinistra della cattedrale di S. Agata a Catania, in un monumento realizzato nel 1904 dall’architetto Filadelfo Fichera con un dipinto di Pasquale Liotta. La causa della sua beatificazione è stata introdotta presso la Congregazione dei Riti il 14dicembre 1948. Fu beatificato da papa Giovanni Paolo II il 25 settembre del 1988.

Riportiamo un autografo del Santo Vescovo Dusmet lasciato agli eredi ed inviato da Susanna Arena ad una nostra concittadina di Montelepre nel 1904, ora nell’archivio storico di Santa Rosalia.

Giuseppe Benedetto Cardinale Dusmet

Arcivescovo di Catania.

Nacque il dì dell’Assunta nel 1818

mancò il giorno… 04 aprile 1894

Amici

a che giova ornare di fiori il sepolcro dove la morte chiude le spoglie dalle quali fui vestito. Dite piuttosto uno Requiem fruttuoso all’anima mia.

Ne avrete mercede da Dio rimuneratore.