SANTUARIO DELLA MADONNA DI LORETO DI CARINI 

MADONNA DI LORETO PROCESSIONE“I Santuari sono chiamati non a fare qualcosa di speciale, di diverso da quello che oggi compiono, ma piuttosto ad essere ancor più fedelmente Santuari, cioè luoghi del sacro, del silenzio, del bello, della liturgia partecipata. E anche luoghi dove si produce cultura e si celebrano incontri ecclesiali. Questo risulta esser un lavoro che arriva a evangelizzare non solo gli adulti, ma anche i giovani, sempre più alla ricerca del sacro e dell’essenziale”. (da 43° Convegno Nazionale e Assemblea dei Rettori e Operatori dei Santuari Italiani Genova 27-30 ottobre 2008 dall’intervento del Cardinale Bagnasco) ed infatti è stato proprio davanti il santuario della Madonna di Loreto di Carini l’appuntamento per dare inizio alle due giornate diocesane “Giovani e famiglie insieme” svoltesi proprio a Carini il 12 e 13 maggio scorsi.
Il santuario è collocato all’interno del paese, ma nel 1490, quando fu costruito, era isolato e distava diverse centinaia di metri dal centro. In un libro, custodito ancora oggi nella chiesa, c’è narrata la storia della nascita di questo santuario: nel XV secolo, una spedizione di barbari, sbarcò sulle spiagge di Carini. Gli abitanti, per lo più agricoltori, richiamati a radunata con armi, si diressero al centro del paese pronti a difenderlo insieme ai soldati spagnoli del castello. I saraceni, dopo essere sbarcati, videro sulla collina un esercito numerosissimo di uomini in armi e intimoriti risalirono sulle navi e si diedero alla fuga. I cittadini di Carini, essendo un piccolo esercito, pensarono ad un intervento divino e ringraziarono la Madonna per averli liberati costruendo un santuario proprio nel punto in cui i saraceni avevano avvistato il possente esercito. Poiché in quel periodo era arrivata appena la notizia della traslazione della casa della Madonna da Nazareth a Loreto, si decise di dedicare il santuario alla Madonna di Loreto. Inizialmente la struttura era ritenuta una semplice chiesa di campagna ed era frequentata solo nel mese di maggio per la novena alla Madonna, invece oggi il santuario è molto frequentato e si svolge un’intensa attività apostolica, attività di catechesi poiché la chiesa possiede numerose stanze e saloni dove poterle svolgere.
La chiesa è ad un’unica navata e nell’altare centrale fatto di marmo bianco adornato con arabeschi indorati è posto il quadro della Madonna di Loreto, che raffigura il miracolo della transazione della casa della Madonna. Nel mese di maggio si svolge la tradizionale processione della statua della Madonna che parte proprio dal santuario per arrivare in piazza duomo: lì avviene il tradizionale lancio delle colombe e, durante il percorso, i fedeli lanciano dai balconi fiori per onorare il passaggio della Vergine.
“Maria, Madre del sì, tu hai ascoltato Gesù e conosci il timbro della sua voce e il battito del suo cuore. Stella del mattino, parlaci di Lui e raccontaci il tuo cammino per seguirlo nella via della fede. Maria, che a Nazareth hai abitato con Gesù, imprimi nella nostra vita i tuoi sentimenti, la tua docilità, il tuo silenzio che ascolta e fa fiorire la Parola in scelte di vera libertà. Maria, parlaci di Gesù, perché la freschezza della nostra fede brilli nei nostri occhi e scaldi il cuore di chi ci incontra, come Tu hai fatto visitando Elisabetta che nella sua vecchiaia ha gioito con te per il dono della vita. Maria, Vergine del Magnificat, aiutaci a portare la gioia nel mondo e, come a Cana, spingi ogni giovane, impegnato nel servizio ai fratelli, a fare solo quello che Gesù dirà. Maria, poni il tuo sguardo sull’Agorà dei giovani, perché sia il terreno fecondo della Chiesa italiana. Prega perché Gesù, morto e risorto, rinasca in noi e ci trasformi in una notte piena di luce, piena di Lui. Maria, Madonna di Loreto, porta del cielo, aiutaci a levare in alto lo sguardo. Vogliamo vedere Gesù. Parlare con Lui. Annunciare a tutti il Suo amore. (Papa Benedetto XVI)”

Bibliografia:

Taormina Amelia, Il Santuario Maria SS. di Loreto, Carini, 2010