FRANCESCO PURPURA

FRANCESCO PURPURA (1873-1943)

Nato a Carini il 30 gennaio 1873, da madre carinese e da padre monteleprino, compì gli studi ginnasiali e liceali presso il Convitto Guglielmo di Monreale.

Conseguita la licenza liceale, si iscrisse alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Palermo, dove si laureò a pieni voti.

Conseguita la laurea, fu nominato prima assistente, e dopo aiuto presso la Clinica chirurgica dell’Università di Palermo, dove iniziò la sua brillante carriera di chirurgo.

Successivamente seguì il suo Maestro Prof. Tansini nell’Università di Pavia, dove fu aiuto presso la Clinica chirurgica.

A Pavia frequentò pure l’Istituto di Patologia generale  ed Istologia diretto dal Senatore Prof. Golgi, presso il quale ebbe modo di formare le basi della sua preparazione scientifica.

Conseguita la libera docenza in Patologia chirurgica, a 34 anni fu incaricato dell’insegnamento della Patologia chirurgica e della direzione del relativo laboratorio presso l’Università di Pavia.

In seguito conseguì la libera docenza in Clinica chirurgica e in Medicina operatoria nell’Università di Roma.

Durante la guerra del 1915-18, diresse per tre anni il Reparto chirurgico dell’Ospedale militare di Palermo, col grado di Maggiore medico.

Nel 1916, fu incaricato dell’insegnamento della Patologia chirurgica nell’Università di Palermo.

Nel 1920, fu primo nel concorso per la Cattedra di Patologia chirurgica dell’università di Messina, da dove si trasferì nel 1922, per dirigere la stessa Cattedra nell’Università di Palermo, che ricoprì fino al 1943, anno in cui è deceduto.

Per un lungo periodo ha ricoperto la carica di preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’università di Palermo. In campo politico ha ricoperto la carica di Consigliere provinciale a Palermo. Numerosi e di notevole interesse i lavori scientifici eseguiti da lui e dai suoi allievi, e per ricordarne qualcuno, si citano quelli riguardanti la rigenerazione dei nervi, di cui ha messo in rilievo le modalità.

Ha dimostrato inoltre, sperimentalmente, la possibilità della vita con la legatura della vena cava inferiore. Ha compiuto pure interessanti ricerche sui tumori, rilevando la presenza di speciali microrganismi.

Per primo in Italia, ha curato con successo ammalati affetti da paralisi facciale, ed ha proposto ed attuato un nuovo metodo per la cura della paralisi parziale dei nervi.

Con altri valenti professori universitari ha collaborato alla stesura ed alla pubblicazione di un trattato di Patologia chirurgica, occupandosi delle infezioni.

È stato uno dei direttori del periodico «La clinica chirurgica», socio della Società italiana di chirurgia, della Società internazionale di chirurgia, della Società di scienze lettere ed arti di Palermo e di altre Società ed Accademie.

Si prodigò sempre a lenire le sofferenze di tanti ammalati che curò sempre con affetto paterno e coscienza, senza distinzione alcuna di censo e di classe sociale. I monteleprini, per onorare la memoria, hanno voluto dedicargli la via Ospedale, chiamata oggi via Francesco Purpura.