SAN GIUSEPPE, SPOSO DELLA BEATA VERGINE MARIA – 19 marzo 2019

Matteo 1, 16. 18-21. 24.

Memoria liturgica fiorita agli inizi del secondo millennio (1030), estesa poi da Papa Gregorio XV alla Chiesa universale. L’8 dicembre 1870 Papa Pio IX proclamò San Giuseppe “Patrono della Chiesa universale”.

Confrontiamoci con un uomo che l’evangelista Matteo, sul modello dell’antico Giuseppe, figlio di Giacobbe, definisce “giusto” per trarre da lui ancora più fiducia in Dio, in Maria  e in Gesù. A lui, infatti, fu dato di conoscere i misteri del Verbo Incarnato, perché il Signore lo trovò secondo il suo cuore e gli affidò il Figlio fatto uomo. Giuseppe è un giovane onesto, un uomo forte e coraggioso, ma soprattutto fedele ed obbediente al Signore. Attraverso il sogno, Dio manifestò a Giuseppe il suo volere, il quale divenne “l’uomo al servizio di Dio, con l’esercizio della propria volontà e della propria libertà. Giuseppe fu, pertanto, un vero e proprio imitatore di  Abramo, la sua obbedienza nasceva dall’ascolto profondo della “Parola di Dio”. In tutte le circostanze positive e negative Giuseppe fu forte e coraggioso. Giuseppe è un giovane rivestito di dignità grande e di santità vera. Se Maria è il capolavoro della grazia di Dio, Giuseppe è il capolavoro dell’amore di Dio accanto alla Vergine Madre. Nel silenzio operoso, come il lievito nella pasta o il granellino di senape nel terreno Giuseppe sapeva davvero ascoltare con frutto lo Spirito Santo. Con il suo esempio, egli oggi mostra a tutti noi che è anche possibile vivere servendo i fratelli e lavorando per la giustizia e la pace.

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