Elogio a Nicolò Sam Genovese

Nicolò Sam Genovese figlio di Salvatore e Filippa Licari è nato a Montelepre PA l’8 dicembre  del 1932 e deceduto a Detroit ( USA) il 4 dicembre 2018 all’età di 86. Parlare della personalità di un grande uomo non è facile perché per descriverlo ci vorrebbero diversi aggettivi.

Con modestia tenterò di tracciare alcuni tratti della  personalità poliedrica, profonda e sensibile, di un uomo che ha portato dentro il suo cuore e la sua anima la sua terra natia e i valori e la dignità dell’essere uomo che lo hanno sempre contraddistinto in tutto ciò che ha fatto durante la sua vita. Sam ci ha lasciato grandi insegnamenti ed anche  nei suoi scritti si intravede la sua personalità la sua natura sensibile e per bene. Quando è andato via dalla sua terra amata si è profondamente sentito toccare dagli eventi del momento ed è proprio in questa circostanza che, egli scrive:

“Pi principio sugnu statu un omu

Senza nudda spiranza senza aiutu.

Sugnu onestu e galantomu”.

In queste poche righe emerge abbondantemente il suo essere orgoglioso delle sue origini e delle sue radici monteleprini.

Nella sua poesia “ Sognare e soffrire “ recita così:

“Sono un siciliano e me ne vanto!

Il sangue scorre nelle vene e questa terra d’incanto,

terrà di frutti e d’amure

sei rimasta sempre nel cuore”

Sam come tutti affettuosamente lo chiamano, appartiene ad una famiglia numerosa composta da: padre, madre, fratelli e sorelle: Anna, Salvatore Giuseppe, Baldassarre e Susanna. Egli rimase orfano di padre quando aveva appena 3anni precisamente  nel 1935. Diventato adulto, come tutti i giovani anch’egli è pieno di sogni e progetti da realizzare.

Si sposa il 23 settembre del 1961 presso la parrocchia di Santa Rosalia a Montelepre con Gaglio Francesca nata il 22 maggio 1937 da Pietro Gaglio e Giuliano Giacoma, entrambi domiciliati a Detroit Michigan USA.

Il matrimonio venne celebrato  da Don Saverio Ferina, i testimoni sono stati: Costanzo Pietro e Cucchiara Natale. Dopo il matrimonio Nicolò Sam Genovese lascio il suo amato paese per trasferirsi  a Detroit in cerca di fortuna. Ed è proprio in questo suo vivere fuori dalla sua terra che egli sente il bisogno di comporre una poesia dal titolo:

“L’emigrante”

Quando ci sto a pensare,

giovane giovane anni fa decisi di emigrare,

momenti tristi da scordare.

Il pianto dei miei fratelli e sorelle,

ero piccolo così piccolo  che non capivo il dolore e il soffrire

volavo per la via del destino.

In sonno mio padre veniva, le braccia si allargava,

al cuore mi stringeva e coraggio a mia madre faceva … ”

Di Sam si può affermare  che è stato un uomo esemplare, onesto e indefesso che ha creduto nei valori della fede cristiana, mettendo sempre al primo posto la famiglia, l’amore, l’ educazione dei figli, il rispetto e la fedeltà nei confronti della sua sposa. Il lavoro, l’onestà e la correttezza sono stati i principi fondamentali della sua esistenza. Egli ha  sempre visto la sua attività come crescita personale e sociale che gli ha permesso di non fare mancare nulla alla sua famiglia. Uomo di grande spessore morale e sensibile ai bisogni altrui non è venuto mai meno alle richieste di aiuto da parte dei suoi connazionali ed i quanti si sono rivolti a lui chiedendo tal volta aiuti concreti. Nel 2007 in occasione del settantesimo compleanno della moglie Francesca  egli ha composto in suo onore un’altra poesia dal titolo :

“ La vita è bella “

Giorno dopo giorno della mia vita

Ringrazio Dio per il tuo settantesimo bello di anni.

Cinque figli:

Salvatore, Pietro, Filippa, Giacomo ed Anna Maria

e undici nipoti sono venuti da noi.

Nel corpo della vita abbiamo superato difficoltà,

ostacoli,tempi belli ed altri turbolenti.

Questa è veramente vita,

prosperità e sofferenza insieme …”

Si può dire, per quelli che lo hanno conosciuto che Sam è stato un uomo, un leader, un punto di riferimento nel mondo italo – americano e non solo. Egli negli anni settanta è stato membro del Comitato“Columbus Day “; promotore dell’I.C.S.A. ( Associazioni Siciliane del Comitato Internazionale ) con sede a Detroit – tra gli scopi di questo organismo c’era il collegamento di tutti i club siciliani con riferimenti e referenti  politici ed istituzionali della Sicilia.

Inoltre fu un convinto sostenitore dello scambio culturale tra i diversi residenti nell’area di Detroit con la Sicilia nel settore Opera – Teatro in modo che i nuovi talenti potessero realizzare opere, concerti di musica sacra e musical. Nel 2006 Sam venne nominato “ Ambasciatore di buona volontà” in Italia e per il paese di Montelepre, rappresentando così il Distretto di Shelby Macomb Conty Michigan (USA). Il suo obiettivo era quello di far superare le linee divisorie di lingua, usi, costumi, folclore e ideologie geografiche. Era anche convinto che l’amicizia unisse persone di ogni età e provenienza e che riuscisse a rompe le barriere della distanza, della cultura, della lingua e della politica. Per lui i cittadini dei nostri paesi viaggiano per incontrarsi e promuovere amicizia e fedeltà gli uni verso gli altri.

Degna di nota fu la sua  iniziativa nel realizzare il Festival del Golfo che coinvolge tutti i paesi della costa da Isola delle femmine fino ad arrivare a Castellammare del Golfo. Per potere realizzare questo evento che va dal 1976 al 1986 Sam ha apportato un notevole contributo. Devoto fedele della Madonna del Romitello Regina del Golfo di Castellamare per la quale ha una  grande venerazione ed una fede così forte che lo spinge a portare avanti questi eventi. Sam sente che La Madonna del Romitello protettrice dei suoi figli è costantemente vicina a tutti anche a chi è lontano, a chi ha dovuto lasciare la propria terra e i propri affetti ma che nel cuore ha portato e conservato: amore, fede e speranza. In quel periodo L’organismo della conferenza episcopale siciliana era composto da: Padre Paolo Fiasconaro, frate minore, Direttore del Centro “ Padre M. Kolbe” di Villabelvedere Carini, Padre Paolo Azzara, direttore del Segretariato regionale per l’emigrazione siciliana.

Nel 2011 Sam festeggia insieme alla moglie, figli, parenti e amici il suo cinquantesimo anniversario di matrimonio. Per lui  tappa molto significativa, tanto che, per il giornale La tribuna del popolo, scrive un articolo dove descrive: sono passati 50 anni dal giorno benedetto del mio matrimonio, la mia vita è stata ricca di avventure, di fatica, d’impegno ed anche di belle relazioni …. Hai miei figli ho insegnato i valori dell’onestà, del lavoro serio e del rispetto verso gli altri, nonché della fiducia in Dio, valori che hanno accompagnato la mia vita.  Questi anni trascorsi sono volati via, uno dopo l’altro, senza che me ne rendessi conto, insieme alla mia sposa …”.

Con la scomparsa improvvisa della moglie Francesca, avvenuta nel 2014 egli si esprime così:

“Ma chi può sapere il tempo adatto,

se morte giunge sempre di soppiatto?

Adesso nei ricordi vivo immenso,

vedo il tuo volto nelle foto impresso,

… e non c’è cosa ormai che mi consola …

Mi trovo spesso a piangere e mi chiedo

Se in qualche posto potrò mai trovarti …

Dopo la scomparsa della sua amata sposa, Sam Genovese non rinunciò a portare avanti tutte  le iniziative culturali che aveva per anni aveva condiviso con la sua sposa, la quale lo sosteneva costantemente ad andare avanti in tutto quello che egli svolgeva. Nel giugno del 2015 egli per una breve vacanza, ritornò nella sua terra natia a Montelepre. E fu proprio in questo viaggio che egli scrisse:  dopo la perdita della mia carissima sposa, ho passato giorni veramente difficili, ho ascoltato il suggerimento insistente dei miei figli, che mi hanno invogliato a tornare in Sicilia, per rivedere mia sorella, i nipoti, gli amici, per nutrire così il mio cuore e recuperare pace e serenità. Ed in questo mese trascorso a Montelepre, ho incontrato amici e parenti. Tra questi ricordo, Salvatore di Maria,  di anni 95… mia sorella Susanna e mio cognato Salvatore Gaglio, due persone che hanno varcato la soglia dei cento anni, Francesco Terranova e la signora Giacoma Russo in Licari. Quest’ultima era nipote della mia madrina di cresima. In questo viaggio ho avuto modo di portare con me il vivo ricordo di quei momenti trascorsi con loro, anche attraverso alcune foto … La vita passa giorno dopo giorno, ma i ricordi non passano mai. Sam nel suo ultimo anno di vita, ha affrontato  la sua malattia e la sua sofferenza con grande forza e coraggio, lottando con tutte le sue forze. In questo periodo con grande sacrificio e impegno portò a termine la sua ultima opera insieme ad Armando Delicato “ Italiani in America”. Opera che presenta il 29 novembre 2019 a Detroit. In questo suo libro egli elenca ed invita tutte le famiglie siciliane a continuare la loro operosità nel rendere sempre più grande la nazione che li ha ospitati e di essere sempre portatori di quei valori che i nostri padri e la nostra amata Sicilia ci hanno trasmesso .

Con l’auspicio che il ricordo di Sam possa rimanere impresso sempre nei cuori e nei pensieri di quanti lo hanno conosciuto ed amato e che, altri uomini possano seguire i suoi insegnamenti, continuando la sua opera benevola nei confronti degli emigranti.

Articolo redatto e scritto da Padre Santino Terranova ed Elisabetta Liparoto.

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