“RICCHI IN FORZA DELLA POVERTÀ DI CRISTO” – Prima Parte

 

 

Così scrive l’apostolo Paolo ai cristiani di Corinto per incoraggiarli ad essere generosi con quanti sono nel bisogno:

“ Il Signore Gesù da ricco che era , si è fatto povero per arricchire noi per mezzo della sua povertà”(2 Cor.8,9).

Questa espressione cosa dice a noi, cristiani di oggi?

Anzitutto ci dice qual è lo stile di Dio.

Dio infatti non si rivela con i mezzi della potenza e della ricchezza del mondo, ma con quelli della debolezza e della povertà,è sceso in mezzo a noi, si è fatto vicino ad ognuno di noi; si è” svuotato”,per rendersi in tutto simile a noi.

La ragione di tutto questo è l’amore divino, un amore che è grazia, generosità, desiderio di prossimità, e non esita a donarsi e sacrificarsi per le creature amate.

L’amore è condivisione….. abbattimento di muri e  di distanze.

Dio infatti ha fatto questo con noi con il suo Figlio (Gaudium et Spes,n.22).  Egli non ha fatto cadere su di noi la salvezza dall’alto, come l’elemosina di chi dà del proprio superfluo. Questa povertà con cui Gesù ci libera e ci rende ricchi è proprio il suo modo di amarci, il suo farsi prossimo a  noi come il Buon Samaritano che si avvicina a chi è in difficoltà (Lc 10,25ss).

La povertà di Cristo che ci arricchisce è il suo farsi carne, il suo prendere su di sè le nostre debolezze comunicandoci la misericordia infinita di Dio. La  ricchezza di Gesù è il suo essere il Figlio.

Leon Bloy ha detto:”la vera tristezza è non essere santi”; potremmo anche dire che vi è una sola vera miseria: non vivere da figli di Dio e da fratelli di Cristo.

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